Castel Gandolfo, 25 novembre 2025 – In vista del suo imminente viaggio in Turchia e Libano, Papa Leone XIV ha espresso con convinzione l’intento di testimoniare l’unità tra i cristiani e promuovere un messaggio di pace e speranza. L’occasione è particolarmente significativa perché coincide con il 1700° anniversario del Concilio di Nicea, evento storico che ha sancito fondamenta cruciali della fede cristiana.
Leone XIV, il viaggio apostolico a Nicea: un segno di unità ecumenica
Papa Leone XIV, parlando ai giornalisti prima di partire da Castel Gandolfo, ha sottolineato che il viaggio nasce per celebrare il Credo di Nicea, una pietra miliare che ancora oggi rappresenta “una bussola che deve continuare a guidarci verso la piena unità visibile di tutti i cristiani”. Il Pontefice ha inoltre ricordato il suo incontro con Bartolomeo, il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, con cui condivide la volontà di promuovere l’unità dei cristiani. Il Patriarca ha più volte ribadito che “non c’è pace senza giustizia” e che la testimonianza congiunta in Turchia sarà un’occasione eccezionale per rafforzare il dialogo ecumenico.
Il Concilio di Nicea, infatti, è stato il primo concilio ecumenico della storia e ha definito il Credo recitato ancora oggi dai cristiani di tutto il mondo, affermando che Gesù Cristo è “Dio vero da Dio vero, della stessa sostanza del Padre”. Con questo viaggio, Leone XIV raccoglie l’eredità di Papa Francesco, che aveva sempre considerato la visita a Nicea come un “sogno” da realizzare.

Messaggio di pace e formazione contro la violenza
Oltre al significato storico-religioso, il Papa ha ribadito l’importanza di portare un messaggio di pace, in particolare rivolto al popolo libanese, duramente provato da crisi e conflitti. Leone XIV ha dichiarato di essere “molto contento” di visitare il Libano, definito un paese “messaggio” di resilienza e speranza.
Sui temi sociali, il Pontefice ha richiamato l’attenzione sulla necessità di educare i giovani per eliminare la violenza contro le donne, affermando: “Bisogna cominciare con la formazione dei giovani, sottolineare che ogni essere umano merita rispetto e dignità, uomo o donna che sia. Dobbiamo essere persone di pace che vogliono bene a tutti”.
Il viaggio apostolico, che si terrà dal 27 novembre al 2 dicembre, rappresenta così un momento di forte impegno spirituale e sociale, volto a rafforzare la comunione nella fede e a promuovere la cultura della pace in un mondo segnato da conflitti e ingiustizie.
La necessità di un cessate il fuoco immediato in Ucraina
“Stiamo aspettando, grazie a Dio stanno lavorando, sembra che si stiano avvicinando nel dialogo, ci sono diversi problemi… Io vorrei invitare tutti a comunque un cessate il fuoco perché ancora stanno morendo tanti“. Lo ha detto il Papa parlando del piano di pace per l’Ucraina, con i giornalisti a Castel Gandolfo. “Bisogna cercare la maniera di mettere insieme al tavolo, lavorare cercare con il dialogo una soluzione a questa guerra che ormai deve finire“, ha aggiunto Leone XIV ricordando che il Vaticano ha “offerto più volte” un luogo per il negoziato.





