Continua a preoccupare la situazione delle frane nelle Dolomiti, in particolare nel territorio interessato dalle opere legate alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. La capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, Luana Zanella, ha lanciato un nuovo appello alle istituzioni affinché si intervenga con urgenza per prevenire ulteriori rischi legati all’instabilità del territorio montano.
L’allarme per le frane e la necessità di prevenzione
Secondo Zanella, “senza una azione di prevenzione le frane della montagna non si fermeranno”. Le criticità si concentrano soprattutto in alcune aree delle Dolomiti, dove la fragilità degli ammassi rocciosi è accentuata dagli effetti dei cambiamenti climatici, che hanno causato anomalie nelle temperature e nelle precipitazioni. Un elemento aggravante è la perdita del permafrost in alta quota, un tempo legante naturale delle pareti rocciose, la cui scomparsa ha determinato un aumento dei crolli e delle colate di detriti.
Negli ultimi mesi, eventi franosi hanno causato la chiusura della strada statale 51 Alemagna, isolando temporaneamente Cortina d’Ampezzo. In particolare, tra giugno e luglio 2025 si sono registrate diverse colate detritiche dalla Croda Marcora e dal Monte Antelao, che hanno reso necessario l’intervento dei soccorsi e l’installazione di sensori per monitorare i movimenti delle frane. La strada rimarrà chiusa al traffico privato per almeno due settimane, come stabilito in un vertice presieduto dalla Prefettura di Belluno.
Olimpiadi Milano-Cortina 2026: tra infrastrutture e sicurezza
L’attuale contesto di pericolo ha portato Zanella a presentare un’interrogazione parlamentare ai ministri delle Infrastrutture e dell’Ambiente, rispettivamente Matteo Salvini e Gilberto Pichetto Fratin. La deputata chiede chiarimenti in merito al rilascio del parere di immunità dal pericolo frane per l’impianto di risalita Socrepes-Apollonio, la cui realizzazione insiste su una zona con versante interessato da scorrimenti lenti e aree franose classificate a elevata pericolosità idrogeologica (P2 e P3 nel Piano per l’Assetto Idrogeologico).
Zanella sottolinea come la gara per la realizzazione della Variante di Longarone debba essere preceduta da un intervento prioritario di messa in sicurezza del territorio per evitare che le nuove opere aggravino la situazione già critica. Nel frattempo, la gestione dei lavori legati alle Olimpiadi è affidata a Fabio Massimo Saldini, amministratore delegato di SIMICO e Commissario Straordinario del Governo per Milano-Cortina 2026, che dovrà coordinare appalti e investimenti pubblici per garantire la sicurezza e la funzionalità delle infrastrutture sportive e viarie.






