Palermo, 27 ottobre 2025 – Nuovi sviluppi nell’indagine che coinvolge Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), e il suo autista Roberto Marino. Un nuovo avviso di conclusione indagini, notificato recentemente, amplia il quadro delle accuse a loro carico, includendo reati di falso e truffa oltre a quelli già noti di corruzione e peculato.
Le nuove accuse contestate a Galvagno
Secondo quanto riportato nel nuovo avviso, l’autista Roberto Marino si sarebbe appropriato in maniera continuativa dell’auto blu di servizio per scopi personali e privati, senza alcuna autorizzazione. Gli inquirenti hanno ricostruito numerosi spostamenti compiuti tra l’1 gennaio e il 2 dicembre 2024, durante i quali l’auto è stata utilizzata per finalità estranee al servizio istituzionale: appuntamenti non ufficiali, trasporto verso la residenza privata e acquisti personali.
Per i pubblici ministeri, sia Galvagno che Marino avrebbero falsificato i documenti attestanti giorni e orari di inizio e fine delle missioni, che non corrispondevano a quelli effettivi. Inoltre, avrebbero prodotto rendiconti di spese mai sostenute, inducendo così l’amministrazione a erogare indebiti rimborsi a favore dell’autista.
L’avviso di conclusione indagini cita circa una ventina di nuovi episodi legati a queste contestazioni, rappresentando un significativo ampliamento rispetto al precedente avviso notificato a luglio. Da sottolineare che, in questa fase, non viene più contestato l’episodio di corruzione relativo ai fondi destinati al Capodanno di Catania.
I protagonisti dell’inchiesta
Gaetano Galvagno, noto politico siciliano e presidente dell’ARS, è stato al centro già in passato di questioni giudiziarie legate alla gestione delle risorse pubbliche. Il suo ruolo istituzionale lo pone al centro di una vicenda che rischia di avere importanti ripercussioni politiche e istituzionali in Sicilia.
Roberto Marino, l’autista coinvolto, è un uomo di 27 anni originario di Catania, le cui presunte condotte irregolari sono ora oggetto di approfondimento da parte della magistratura.
Le indagini proseguono con attenzione, mentre il caso continua a suscitare interesse nell’opinione pubblica e nella politica regionale.
