Roma, 7 agosto 2025 – Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, è intervenuto con una nota ufficiale per chiarire il ruolo della sua capo di gabinetto, la dottoressa Giusi Bartolozzi, nel contesto delle recenti polemiche giudiziarie e politiche legate al caso Almasri. Dopo una lunga serie di indiscrezioni e interpretazioni giornalistiche sulle azioni di Bartolozzi, Nordio ha ribadito con fermezza che tutte le iniziative intraprese dalla sua collaboratrice sono state esecutive dei suoi ordini.
Nordio sulle azioni di Bartolozzi sul caso Almasri: “Esecutive dei miei ordini”
Nel commentare le motivazioni rese note dal tribunale dei ministri, il Ministro Nordio ha espresso il suo disappunto riguardo alle illazioni che suggeriscono un’azione autonoma della capo di gabinetto Bartolozzi sul caso Almarsi. Richiamando anche la posizione della presidente Giorgia Meloni, che ha definito surreale l’ipotesi che i suoi ministri agiscano senza consenso, Nordio ha sottolineato che “tutte, assolutamente tutte le sue azioni sono state esecutive dei miei ordini, di cui ovviamente mi assumo la responsabilità politica e giuridica”. Questa dichiarazione arriva in un momento di forte attenzione pubblica e parlamentare sulle dinamiche interne al Ministero della Giustizia e sull’intera gestione del caso Almasri.
Il ruolo parlamentare e la strumentalizzazione della giustizia
Il Ministro ha inoltre manifestato il proprio sconcerto per l’ipotesi, appresa con “raccapriccio”, che un’eventuale incriminazione della sua collaboratrice possa essere strumentalizzata per attribuire alla giurisdizione penale un ruolo che, secondo lui, è di competenza esclusivamente parlamentare. Nordio ha auspicato la fine di queste insinuazioni, sollecitando il Parlamento a pronunciarsi definitivamente sul ruolo del Ministero della Giustizia, ribadendo di essere “l’unico e responsabile capo” del dicastero.
Le tensioni politiche e giudiziarie si inseriscono in un quadro di crescente scrutinio, con richieste di chiarimenti e interventi da parte delle opposizioni, a seguito delle rivelazioni emerse nelle ultime settimane riguardo alla gestione dell’arresto e del rilascio di Osama Almasri, soggetto ricercato dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità.






