Roma, 8 ottobre 2025 – Nel dibattito parlamentare italiano si intensifica la discussione sulla regolamentazione dell’accesso dei minori alle piattaforme social, in particolare per gli under 14. Gli ultimi disegni di legge presentati, soprattutto a firma della senatrice della Lega Erika Stefani e della senatrice di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni, propongono misure stringenti per limitare l’uso di social network e app di messaggistica da parte dei giovanissimi, con l’obiettivo di tutelare la loro salute psicologica e sicurezza online.
Minori di 14 anni, stop all’utilizzo dei social
La proposta di legge più recente, firmata da Erika Stefani, già ministra per le disabilità e attuale Segretaria del Senato, chiede un divieto assoluto dell’accesso alle piattaforme social per i minori di 14 anni, estendendo il blocco anche alle app di messaggistica istantanea più diffuse, come WhatsApp, Telegram, Facebook Messenger, Signal e Skype. Secondo il testo, dopo i 14 anni e fino ai 16 anni, l’accesso ai social sarà consentito solo previo consenso esplicito dei tutori legali, cioè dei genitori, che dovranno autorizzare l’uso dei servizi digitali da parte degli adolescenti.

Il ddl prevede inoltre l’obbligo per i gestori delle piattaforme di dotarsi di sistemi efficaci per verificare l’età degli utenti e acquisire il consenso dei tutori legali, con controlli stringenti mirati a evitare accessi non autorizzati. In caso di inosservanza, è prevista una procedura sanzionatoria che parte da una diffida fino all’intervento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom), che potrà sospendere o bloccare la piattaforma fino all’adeguamento.
Proposta alternativa e misure aggiuntive
Un altro disegno di legge, il ddl 1136, presentato dalla senatrice di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni, nota per le sue posizioni ultraconservatrici e attiva nel gruppo parlamentare del centrodestra, fissa invece l’età minima per l’accesso ai social a 15 anni. Anche in questo caso, però, è previsto il consenso genitoriale per gli under 15. Il ddl Mennuni include inoltre l’introduzione del pulsante “Emergenza” su tutte le piattaforme social, un collegamento rapido al numero d’emergenza nazionale 114 per i minori che si trovino in situazioni di pericolo o subiscano abusi online.
Nel contesto di queste proposte, sono previste anche attività formative rivolte ai genitori nelle scuole, con l’obiettivo di prevenire disagio giovanile, dipendenze da social e fenomeni di ansia e stress legati all’uso eccessivo di internet.
Le iniziative legislative sono attualmente all’esame delle commissioni parlamentari, con un confronto acceso che riflette la crescente preoccupazione del mondo politico italiano per le conseguenze dell’uso precoce e incontrollato dei social network e delle app di messaggistica tra i più giovani.






