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Nato, Stoltenberg: “Ci stiamo preparando a possibile seconda ondata Covid 19”
“Ruolo chiave forze armate a sostegno sforzi civili contro pandemia”
POLITICA (Bruxelles). In questa riunione dei ministri della difesa prenderemo decisioni su: i nostri preparativi per una possibile seconda ondata di Covid 19; aggiornamento delle linee guida nazionali sulla resilienza; deterrenza e difesa, compresa la nostra risposta ai nuovi missili a capacità nucleare della Russia; missioni e operazioni della Nato, in particolare in Afghanistan e Iraq. Dall’inizio della pandemia di Covid 19, le forze armate Nato e alleate hanno svolto un ruolo chiave nel sostenere gli sforzi civili: con circa 350 voli che trasportano centinaia di tonnellate di rifornimenti critici in tutto il mondo; quasi 100 ospedali da campo; e oltre mezzo milione di truppe ha sostenuto la risposta civile. Tutto ciò ha contribuito a salvare vite umane. Ora, la Nato si sta preparando per qualsiasi futura crisi sanitaria. Mi aspetto che i ministri concordino tre cose: un nuovo piano operativo, per essere pronto per ogni seconda ondata di Covid 19; una scorta di attrezzature mediche per fornire assistenza immediata agli alleati e ai paesi partner; e un fondo per acquisire forniture mediche critiche. Questi tre elementi insieme assicureranno che possiamo rafforzare la nostra risposta a una possibile seconda ondata della pandemia. In modo che l’assistenza critica arrivi nel posto giusto al momento giusto. Ma Covid 19 non significa che altre sfide siano andate via. I ministri discuteranno anche dei requisiti della Nato per la resilienza nazionale. Questi riguardano settori critici come l’energia, i trasporti e le telecomunicazioni. Qualsiasi vulnerabilità in queste aree può essere sfruttata da potenziali avversari. Mi aspetto che i ministri concordino i requisiti di base aggiornati per la resilienza. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa di presentazione della riunione di ministri della Difesa del 17 e 18 giugno. (adminResApi)
