Roma, 23 settembre 2025 – In Italia, la drammatica realtà degli incidenti sul lavoro continua a mietere vittime senza che vi sia un adeguato riconoscimento istituzionale. Nella giornata odierna, si sono registrati quattro decessi sul posto di lavoro: un uomo di 52 anni a Chieti, Stephan Rainer di 32 anni, Paolo Coppolella di 69 anni e Matteo Capone di 60 anni. Nonostante queste tragedie quotidiane, in Parlamento non è stato espresso alcun cordoglio ufficiale né sono state dedicate commemorazioni o comunicati di solidarietà da parte del governo.
Nessun cordoglio per le vittime del lavoro, ma il Parlamento si ferma per Charlie Kirk
La denuncia arriva da Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), che ha sottolineato come oggi la destra abbia invece deciso di fermare i lavori parlamentari per commemorare Charlie Kirk, attivista politico statunitense di destra assassinato recentemente negli Stati Uniti. Fratoianni ha espresso indignazione sui social: “Chi se ne frega, sono lavoratori. Quanto sono patrioti…”.
Il caso di Kirk, come sottolineato dall’onorevole Angelo Bonelli (Avs e co-portavoce di Europa Verde), merita condanna per l’assassinio e per il clima di odio politico che lo ha alimentato. Bonelli ha richiamato l’attenzione sulle disparità di trattamento da parte del Parlamento, evidenziando come non si sia avuto lo stesso riguardo per l’omicidio della deputata democratica americana Melissa Hortman e di suo marito, né per il ferimento del senatore John Hoffman, anch’essi vittime di violenza politica negli Stati Uniti.
Violenza politica e ipocrisia nel dibattito parlamentare
Nel suo intervento, Bonelli ha criticato la strumentalizzazione politica del caso Kirk e ha ribadito la condanna della violenza e l’impegno per la libertà di pensiero. Ha inoltre evidenziato come alcune iniziative di repressione della libertà di espressione negli Stati Uniti, come la chiusura di università o il bando delle associazioni antifasciste, non siano affatto segnali positivi di democrazia. L’onorevole ha infine espresso il desiderio che il Parlamento possa dedicare uguale attenzione anche ai circa 20.000 bambini palestinesi uccisi a Gaza, vittime di una crisi umanitaria di proporzioni drammatiche, per i quali finora non sono state spese parole o lacrime.






