Roma, 22 agosto 2025 – Un’ondata di solidarietà istituzionale e politica si è levata in Italia a seguito delle minacce di morte ricevute dalla redazione del quotidiano Il Tempo, firmate da ambienti anarchici. Un episodio che ha suscitato una forte reazione da parte dei vertici del governo e delle principali forze politiche, evidenziando la gravità dell’attacco all’informazione e alla libertà di espressione.
La solidarietà di Meloni e Salvini: un messaggio contro le minacce
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso tramite i propri canali social la sua vicinanza al direttore di Il Tempo, Tommaso Cerno, e a tutta la redazione. “Minacce di questo tipo non sono solo ignobili, ma rappresentano un attacco diretto all’informazione e alla libertà di espressione“, ha affermato, sottolineando che tali intimidazioni non piegheranno chi svolge il proprio lavoro con coraggio e serietà. Meloni ha inoltre ricordato l’importanza di una risposta unitaria da parte della politica contro ogni forma di violenza ideologica.
Anche il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha manifestato solidarietà al quotidiano romano, auspicando che tutta la classe politica reagisca con “parole chiare” e ferme contro questo grave episodio. La solidarietà si è estesa anche da parte di Italia Viva, con Matteo Renzi che ha condannato le minacce rivolte non solo a Il Tempo ma anche a Libero, auspicando l’individuazione rapida dei responsabili.
La reazione del direttore Tommaso Cerno: “Non ci faremo intimidire”
In un video diffuso sui canali del quotidiano, il direttore Tommaso Cerno ha replicato con fermezza alle minacce, affermando: “Non ci tapperanno la bocca, non ci facciamo intimidire“. Le intimidazioni, ha ricordato, sono solo l’ennesimo tentativo di ostacolare il lavoro di chi difende la legalità e il libero pensiero. L’ultima lettera minatoria, firmata da ambienti anarchici, è stata indirizzata all’editore Gianpaolo Angelucci, al vicepresidente Andrea Pasini, al direttore stesso e a Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero.
Cerno ha sottolineato come queste minacce siano giunte proprio nel giorno dello sgombero del Leoncavallo di Milano, simbolo di illegalità, e ha interpretato l’accaduto come un segnale che le inchieste del quotidiano stanno colpendo interessi scomodi. Ringraziando i lettori e gli italiani che hanno espresso solidarietà, il direttore ha promesso di proseguire la sua attività giornalistica senza paura, anche di fronte a querele politiche, convinto di avere ragione nel denunciare situazioni poco trasparenti.






