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Home Politica

Milleproroghe da 16 articoli: slittano Lep e aggiornamento delle multe

Il decreto sarà esaminato domani, giovedì 11 dicembre, dal Consiglio dei ministri. Interviene su scadenze che toccano settori strategici come i Livelli essenziali delle prestazioni e le sanzioni stradali

by Alessandro Bolzani
10 Dicembre 2025
Il Cdm valuterà il Decreto Milleproroghe

Una targa con la scritta "Presidenza del consiglio dei ministri" | Shutterstock - alanews

Il Governo si prepara a discutere un nuovo pacchetto di proroghe destinato a incidere su diversi ambiti amministrativi. Il testo del prossimo Milleproroghe, composto da 16 articoli, sarà esaminato dal Consiglio dei ministri domani, giovedì 11 dicembre, e interviene su scadenze che toccano settori strategici come i Livelli essenziali delle prestazioni, le sanzioni stradali e alcune discipline tecniche di fine anno.

Proroga per l’istruttoria sui Lep

Uno dei punti centrali del provvedimento riguarda i Livelli essenziali delle prestazioni. La bozza indica lo slittamento di un anno del termine per concludere l’attività istruttoria necessaria alla loro definizione. La scadenza, inizialmente fissata al 31 dicembre 2025, viene rinviata al 31 dicembre 2026. Si tratta di una delle proroghe più significative, con un impatto diretto sul percorso che dovrà portare alla determinazione dei parametri minimi dei servizi da garantire in tutto il territorio nazionale.

Rinvio per l’adeguamento delle multe stradali

Nel pacchetto compare anche il congelamento dell’aggiornamento biennale delle sanzioni previsto dal codice della strada. Il meccanismo che lega gli importi all’andamento dell’inflazione rimarrà sospeso più a lungo del previsto: la nuova data fissata è il 1° dicembre 2026. Una decisione che interviene su un tema molto discusso negli ultimi mesi, anche alla luce del possibile incremento delle sanzioni se applicato secondo gli indici Istat.

Milleproroghe, un decreto articolato in sedici capitoli

Oltre ai temi più immediatamente percepiti dai cittadini, il testo comprende ulteriori proroghe e disposizioni tecniche su ambiti come le polizze catastrofali e i commissari straordinari, confermando la natura eterogenea del Milleproroghe. Il decreto di fine anno, come di consueto, incorpora una serie di rinvii che consentono alle amministrazioni pubbliche di disporre di più tempo per l’attuazione di procedure complesse o per l’adeguamento a nuove norme.

Prorogato lo scudo penale per i medici

Tra le principali misure contenute nella bozza del decreto Milleproroghe spicca la proroga di un anno dello scudo penale per i medici, che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2026. Questa misura tutela gli operatori sanitari, rendendoli perseguibili solo in caso di colpa grave per omicidio colposo e lesioni personali colpose, quando i fatti si verificano in situazioni di grave carenza di personale.

Sempre tra le misure previste nel decreto, è stato posticipato al 31 dicembre 2026 il termine per adottare modifiche al regolamento di organizzazione del Ministero dell’Interno attraverso un decreto del Presidente del Consiglio. La proroga coinvolge anche altri comparti strategici, come difesa e Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, che potranno beneficiare di una procedura semplificata per l’approvazione di interventi organizzativi.

Intercettazioni, più tempo per l’adeguamento digitale

Un altro slittamento riguarda l’impiego delle infrastrutture digitali interdistrettuali per le intercettazioni. La bozza del decreto prevede che tali sistemi, destinati agli uffici del pubblico ministero, entreranno in funzione per i procedimenti penali iscritti dopo il 31 dicembre 2026, anziché alla fine del 2025 come inizialmente previsto. L’obiettivo è garantire uniformità nei livelli di sicurezza, aggiornamento tecnologico e risparmio energetico dei sistemi informativi dedicati alle intercettazioni.

Cosa prevede il decreto Milleproroghe per le case mobili?

Il termine per iscrivere le cosiddette “case mobili” presenti nelle strutture ricettive all’aperto viene anch’esso prorogato di un anno, con scadenza fissata al 15 dicembre 2026. Gli interessati dovranno presentare gli atti per l’aggiornamento della mappa catastale e del Catasto, riferiti agli allestimenti mobili di pernottamento dotati di meccanismi di rotazione, in modo da adeguarsi alle normative vigenti.

Testi unici fiscali, slitta l’entrata in vigore

Il decreto rinvia al 1° gennaio 2027 l’applicazione delle disposizioni contenute nei testi unici fiscali, originariamente previste per l’inizio del 2026. Tra queste, rientrano le norme sulle sanzioni tributarie amministrative e penali, sui tributi erariali minori, sulla giustizia tributaria, sui versamenti e la riscossione e sull’imposta di registro e tributi indiretti. La proroga concede più tempo agli uffici e ai contribuenti per adeguarsi alle novità normative.

Milleproroghe, anche nell’anno scolastico 2026/2027 sarà possibile assumere docenti di religione

Per l’anno scolastico 2026/2027 sarà ancora possibile assumere docenti di religione cattolica che abbiano partecipato al concorso ordinario del 2024. La bozza del decreto conferma inoltre la possibilità di procedere con le assunzioni straordinarie, nel rispetto dei posti vacanti e disponibili. Parallelamente, viene prorogata di un anno la sospensione dell’obbligo per le regioni di cofinanziare per almeno il 30% i piani triennali degli Its Academy.

Commissari straordinari e infrastrutture sanitarie

Alcuni incarichi dei commissari straordinari vengono estesi fino al 31 dicembre 2028, tra cui quelli per il risanamento della baraccopoli di Messina e per l’area di Bagnoli-Coroglio. Inoltre, la protezione penale degli operatori sanitari in caso di grave carenza di personale è confermata fino alla fine del 2026, rafforzando la continuità di una norma ritenuta cruciale per il settore.

Bonus giovani e incentivi per le lavoratrici svantaggiate

Il decreto proroga fino al 31 dicembre 2026 il cosiddetto bonus giovani, dedicato all’assunzione stabile di under 35 privi di esperienza con contratto a tempo indeterminato. Il beneficio consiste nell’esonero totale dai contributi previdenziali per un massimo di 24 mesi, fino a 500 euro al mese per lavoratore.
Parallelamente, viene esteso il bonus donne, destinato alle lavoratrici prive di un impiego regolare da almeno 24 mesi o residenti nelle regioni della Zona economica speciale del Mezzogiorno, o comunque svantaggiate in settori caratterizzati da forte disparità di genere. L’esonero totale dai contributi a carico dei datori di lavoro può arrivare fino a 650 euro mensili per ciascuna lavoratrice.

Altri incentivi prorogati con il decreto Milleproroghe

Il decreto conferma inoltre la proroga per gli incentivi sullo sviluppo occupazionale nelle Zes del Mezzogiorno e per l’autoimpiego nei settori strategici legati a nuove tecnologie, transizione digitale ed ecologica. Queste misure, pensate per sostenere l’occupazione e l’innovazione, mantengono il loro valore anche per il 2026, offrendo continuità alle politiche di sostegno economico e sociale.

Tags: MilleprorogheUltim'ora

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