Il presidio davanti al centro Imam Ali riapre il dibattito sulle moschee irregolari a Milano e la richiesta della Lega di maggiori controlli e rispetto della legge.
Milano, 4 luglio 2025 – Un presidio si è svolto oggi davanti al centro culturale Imam Ali di via Valsolda 21, nel quartiere milanese, per denunciare la presenza di moschee abusive mascherate da centri culturali. L’iniziativa è stata promossa dalla Lega per Salvini Premier e dall’associazione Italia-Iran, con la partecipazione di esponenti politici e attivisti.
La protesta contro i centri culturali irregolari
Silvia Sardone, vicesegretaria federale della Lega e europarlamentare, ha sottolineato come al centro culturale Imam Ali sia stata fatta “l’apologia del generale Soleimani, ucciso da un attacco americano”. Sardone ha evidenziato che “questo è l’ennesimo centro culturale che cela all’interno una vera e propria moschea” e ha definito tali strutture “tutte moschee irregolari”. La politica milanese, nota per le sue posizioni critiche sull’immigrazione e l’integrazione, ha inoltre denunciato le minacce subite nelle settimane precedenti da imam presenti in questi luoghi.
Gli esponenti dell’associazione Italia-Iran, composta da soci italiani e iraniani, hanno espresso la volontà di “combattere per riportare la libertà per la nazione iraniana” e hanno richiamato la necessità di un controllo rigoroso di questi centri secondo la legge italiana, soprattutto perché “provengono da gruppi musulmani che hanno conquistato il nostro paese e ora hanno anche voce e sede in Italia”.
L’intervento di Anna Maria Cisint e il richiamo alla legalità
Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega e sindaca uscente di Monfalcone, ha spiegato le ragioni del presidio: “Siamo qui per affermare con chiarezza che la legalità è un valore”. Cisint ha richiamato la sentenza del Consiglio di Stato che ordina la chiusura delle moschee irregolari in Italia. “Qui c’è di più – ha aggiunto – siamo davanti a un luogo dove si predica ciò che in Iran è già dimostrato: una dittatura di sottomissione delle persone”. La deputata ha ribadito la necessità di vigilare su queste realtà per contrastare ideologie autoritarie che si riflettono anche sul territorio italiano.
Il presidio di oggi a Milano si inserisce in un più ampio dibattito politico e sociale sulle moschee non autorizzate nel Paese, che spesso sono oggetto di controversie per la loro regolarità e per i messaggi veicolati al loro interno. Le dichiarazioni di Sardone e Cisint, entrambe esponenti di spicco della Lega, confermano l’impegno del partito nel denunciare questa situazione e nel promuovere un controllo più severo delle strutture religiose islamiche.
Fonte: Alessia Arrigo - Milano, presidio contro le moschee abusive: "Centri culturali che celano altro"





