Il Consiglio comunale di Milano ha respinto oggi la proposta del consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi che chiedeva di sospendere ogni forma di collaborazione con Israele, inclusa la cancellazione del gemellaggio con Tel Aviv. La votazione, effettuata per punti separati, ha scatenato tensioni e proteste nell’aula consiliare.
Gemellaggio Milano-Tel Aviv: il dibattito e la proposta di Carlo Monguzzi
Carlo Monguzzi, ingegnere chimico e consigliere comunale eletto con la lista Europa Verde Sala Sindaco, ha presentato un ordine del giorno volto a bloccare i rapporti istituzionali con Israele. Monguzzi, noto per il suo impegno ambientale e sociale, ha una lunga carriera politica che lo ha visto protagonista nella lotta per la tutela ambientale e la trasparenza nella gestione pubblica.
La sua proposta, tuttavia, non ha trovato il consenso della maggioranza del Consiglio comunale, venendo respinta con un voto che ha mantenuto inalterati i rapporti di gemellaggio con la città israeliana di Tel Aviv.
Caos in aula e intervento della Polizia Locale
Al termine della votazione, l’aula è stata teatro di momenti di forte tensione. Dal pubblico sono emersi cartelli con scritte in dialetto milanese, come “Milano sa da che parte stare”, e gli slogan “Palestina libera dal fiume al mare” hanno riecheggiato nell’emiciclo, con accuse rivolte ai consiglieri di essere “complici del genocidio”.
Di fronte alla crescente agitazione, la presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi, ha chiesto l’intervento della Polizia Locale per lo sgombero del pubblico presente. Contestualmente, i consiglieri del centrodestra hanno urlato slogan per allontanare i manifestanti, gridando “fuori, fuori”.






