Roma, 4 settembre 2025 – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha preso parte oggi in collegamento da Roma a una riunione della Coalizione dei Volenterosi a livello Leader, un forum internazionale dedicato al percorso verso una pace giusta e duratura in Ucraina. L’incontro, parte di una serie di appuntamenti multilaterali, ha visto la partecipazione di diversi Paesi impegnati nel sostegno politico e umanitario al conflitto in corso.
Meloni, l’Italia conferma la linea di non invio di truppe
Nel corso della riunione, Meloni ha ribadito con fermezza l’indisponibilità dell’Italia a inviare soldati in Ucraina, sottolineando però l’apertura del governo a supportare un eventuale cessate il fuoco con iniziative di monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini. La proposta italiana si concentra su un meccanismo difensivo di sicurezza collettiva, ispirato all’articolo 5 del Trattato di Washington, come elemento qualificante delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Questo approccio mira a combinare sostegno politico e militare senza un coinvolgimento diretto sul terreno di guerra.
Dialogo transatlantico e collaborazione con gli USA
Subito dopo la riunione, la premier Meloni ha avuto un collegamento telefonico con il presidente americano Donald Trump, durante il quale i due leader politici hanno condiviso gli esiti della mattinata e riaffermato il senso di unità nell’obiettivo comune di una pace giusta e duratura per l’Ucraina. La strategia delineata comprende il continuo sostegno all’Ucraina, il mantenimento della pressione sulla Russia tramite sanzioni, e la definizione di solide garanzie di sicurezza in uno spirito di condivisione transatlantica tra Europa e Stati Uniti. Palazzo Chigi ha enfatizzato il ruolo centrale di questa collaborazione per affrontare le sfide geopolitiche attuali.
La Coalizione dei Volenterosi continua così a rappresentare un importante laboratorio di confronto tra Stati membri dell’UE e partner internazionali, con l’Italia in prima fila nel promuovere soluzioni politiche e diplomatiche per il conflitto ucraino, nel rispetto della propria linea di prudenza militare e dell’impegno europeo.






