La premier Meloni ha fatto il punto sulle spese per la difesa dopo il vertice NATO all’Aja: ecco cosa ha detto
Al termine del vertice della NATO a Bruxelles, la premier Giorgia Meloni ha chiarito la posizione italiana riguardo alle spese per la difesa, tema centrale nelle discussioni internazionali degli ultimi giorni. La presidente del Consiglio ha sottolineato come molti dati diffusi da stampa e Parlamento siano “molto distanti dalla realtà” e ha evidenziato che una parte significativa delle risorse investite nel settore militare può tradursi in un concreto rafforzamento delle imprese italiane.
L’Italia pronta ad aumentare il budget per la Difesa: il commento di Meloni
Il governo italiano sta valutando un incremento considerevole delle spese militari fino al 2,5% del Pil, superando l’attuale 1,56%. Questo aumento, che potrebbe tradursi in circa 20 miliardi di euro in più all’anno, è al centro di un complesso confronto tra Palazzo Chigi, il ministero dell’Economia, Bruxelles e la NATO stessa. L’eventuale crescita delle risorse dedicate alla difesa sarà condizionata dal via libera tecnico del Consiglio europeo per lo scorporo dal Patto di Stabilità, un passaggio atteso entro un mese ma che comporterà alcune restrizioni finanziarie temporanee.
In questo contesto, Meloni ha ribadito che l’investimento nelle spese militari, se gestito con efficacia, può generare un circolo virtuoso che rafforza non solo la sicurezza nazionale ma anche il tessuto produttivo italiano, favorendo l’innovazione e la crescita delle aziende del settore.
Cambiamenti nella leadership della NATO e il ruolo italiano
Il summit Nato ha inoltre portato a una riorganizzazione delle responsabilità all’interno dell’Alleanza. Gli Stati Uniti hanno trasferito la leadership del formato Ramstein, gruppo di contatto per l’assistenza militare all’Ucraina, al Regno Unito, un cambiamento che implica un nuovo assetto nella gestione della crisi ucraina. Il premier Meloni si recherà a Londra domenica per discutere di questi sviluppi, in un momento cruciale per la strategia europea di sicurezza.
Le dichiarazioni della presidente del Consiglio riaffermano la volontà dell’Italia di mantenere un ruolo attivo e responsabile nell’alleanza transatlantica, in linea con le richieste statunitensi e le esigenze di difesa collettiva della Nato, senza perdere di vista l’importanza dello sviluppo industriale nazionale legato agli investimenti militari.






