Nel corso del dibattito al Senato, in vista del prossimo Consiglio europeo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto con fermezza alle critiche e agli interrogativi sollevati da diversi esponenti politici, chiarendo la posizione dell’Italia su temi caldi come l’accordo sui dazi, la procedura europea e il ruolo delle Big Tech nel contesto internazionale.
Meloni: “Nessuna garanzia alla Casa Bianca sulle Big Tech”
Giorgia Meloni ha sottolineato di non aver fornito alcuna garanzia alla Casa Bianca, in particolare sul tema delle Big Tech. “Questa nazione è una di quelle nazioni europee che hanno una tassa sulle grandi aziende del web,” ha spiegato la premier rispondendo al senatore Enrico Borghi di Italia Viva. Meloni ha precisato che quando assume un impegno, lo dichiara chiaramente, mentre “gli impegni che non dichiaro, non li ho assunti”. Il riferimento è alle delicate trattative tra Italia e Stati Uniti, in cui la posizione italiana resta ferma e autonoma senza concessioni non formalizzate.
Procedura Ue e responsabilità dell’opposizione
Su un altro fronte, Meloni ha ribadito che l’attuale governo non ha portato il Paese in procedura d’infrazione, definendo tale accusa una “mistificazione”. La premier ha ricordato come durante la pandemia le regole del Patto di stabilità fossero state sospese e come, in quel periodo, la flessibilità finanziaria fosse stata utilizzata per spese non sempre oculate, citando esempi come l’acquisto di mascherine a prezzi gonfiati o investimenti discutibili. Quando le regole sono tornate in vigore, infatti, l’Italia si è trovata in procedura, ma “dopo tre anni noi stiamo uscendo dalla procedura nella quale l’opposizione attuale ci aveva portato, bisogna essere onesti”, ha affermato con toni decisi.
Le parole di Meloni sui dazi USA
Riguardo all’accordo sui dazi tra Europa e Stati Uniti, Meloni ha ammesso che non fosse la sua soluzione ideale, poiché avrebbe preferito un’area di libero scambio più ampia. Tuttavia ha definito l’intesa raggiunta “il migliore accordo possibile” nelle attuali condizioni, sottolineando il proprio impegno personale nelle trattative, anche nei rapporti tra l’ex presidente Trump e la presidente Ursula von der Leyen. “Dire dei no non significa essere contro l’Europa, ma è un modo per salvarla”, ha spiegato in riferimento al Green Deal, criticato per alcune proposte ritenute ideologiche e dannose per la competitività europea.
Critiche all’opposizione e difesa della democrazia italiana
Infine, la presidente del Consiglio ha risposto anche al capogruppo di Forza Italia Maurizio Gasparri, esprimendo orgoglio per la democrazia italiana e denunciando l’irresponsabilità di chi cerca “soccorso esterno” all’estero per fare ciò che non riesce a fare in patria, con un chiaro riferimento implicito alla segretaria del Pd Elly Schlein. Meloni ha ribadito la necessità di affrontare le sfide europee con chiarezza e fermezza, senza cedere a pressioni esterne o facili consensi.






