Washington, 18 agosto 2025 – La premier italiana Giorgia Meloni ha espresso soddisfazione per il fatto che nella discussione sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina si stia partendo da una proposta italiana ispirata all’articolo 5 del Trattato della Nato, che prevede una clausola di mutua difesa. Lo ha dichiarato a margine dell’incontro con il presidente degli Usa Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky presso la Casa Bianca.
Spiragli di dialogo dopo anni di stallo
Meloni ha definito questa giornata “importante”, sottolineando come dopo oltre tre anni e mezzo di conflitto con una Russia che non dava segnali di apertura e chiedeva la capitolazione di Kiev, si stiano finalmente aprendo spiragli di dialogo. Tuttavia, ha anche precisato che non esistono soluzioni facili e che occorre esplorare tutte le opzioni possibili per garantire la pace e la sicurezza in Europa.
L’incontro tra Trump, Zelensky e Meloni si inserisce nel contesto della cosiddetta Coalizione dei Volenterosi, un gruppo di paesi europei (tra cui Italia, Francia, Germania, Polonia, Regno Unito, Finlandia) che ha rilasciato una dichiarazione congiunta dopo il summit Trump-Putin in Alaska. In tale documento, i leader europei hanno ribadito l’importanza che qualsiasi accordo sull’Ucraina coinvolga direttamente Kiev e preveda condizioni precise, senza limitazioni per le forze armate ucraine e senza che la Russia possa avere diritto di veto sul percorso europeo e atlantico di Kiev.
Meloni, il modello italiano per le garanzie di sicurezza
La proposta italiana, riaffermata da Meloni e ripresa da Trump, si basa su una clausola di sicurezza collettiva simile a quella dell’articolo 5 della Nato, che garantirebbe all’Ucraina il sostegno dei partner internazionali in caso di aggressione. Meloni ha spiegato che si tratta di un punto di partenza fondamentale per evitare ulteriori invasioni e per costruire una pace duratura.
Il governo italiano, tramite il ministro degli Esteri Antonio Tajani, si è detto disponibile a ospitare un possibile vertice trilaterale tra Ucraina, Russia e Usa, a testimonianza dell’impegno attivo dell’Italia nel processo diplomatico. La premier ha inoltre sottolineato che solo Kiev potrà negoziare sulle condizioni e sui territori, ribadendo la necessità di rispettare i confini internazionali senza modifiche imposte con la forza.
L’Italia al fianco di Kiev: impegno costante e contributo diplomatico
Durante l’incontro, Meloni ha sottolineato come l’Italia sia presente e impegnata come sempre nel sostegno all’Ucraina, affermando: “Noi siamo al fianco dell’Ucraina, sosteniamo gli sforzi di pace di Trump, chiamati per il nostro contributo di proposte di diplomazia“. La premier ha spiegato che, pur consapevoli delle difficoltà e dell’assenza di soluzioni facili, è fondamentale “esplorare tutte le soluzioni possibili per garantire pace, giustizia e sicurezza“.
Meloni ha inoltre messo in rilievo come “l’unità dell’Occidente sia lo strumento fondamentale per costruire la pace“. Ha poi evidenziato che questo risultato è stato possibile grazie al “coraggio degli ucraini e al sostegno unito garantito dall’Occidente in questi anni“.






