Roma, 19 novembre 2025 – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stata ricevuta oggi al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per un incontro istituzionale durato circa venti minuti. L’appuntamento, definito “cordiale” da fonti di maggioranza, si è svolto poco dopo il rientro della premier a Roma da Mestre.
Meloni è giunta al Quirinale alle 12.45 e a Palazzo Chigi è arrivata poco dopo le 13.30.
L’incontro tra Meloni e Mattarella
Secondo quanto riferito dall’ANSA, l’incontro è stato chiesto dalla stessa Meloni attraverso una telefonata al Capo dello Stato, richiesta prontamente accolta da Mattarella. La premier è giunta al Quirinale intorno alle 12:45 e il colloquio è iniziato poco dopo, ancora in corso nelle prime comunicazioni ufficiali.
L’appuntamento, oltre a rappresentare un momento istituzionale di confronto, è stato interpretato come un segnale di dialogo e normalità tra Palazzo Chigi e il Colle, in un periodo segnato da tensioni politiche e da polemiche mediatiche.
Aspetti istituzionali dell’incontro
Fonti di maggioranza descrivono il colloquio come “cordiale”, evidenziando la volontà di entrambe le parti di mantenere aperti canali di comunicazione diretta. Il colloquio ha avuto luogo in un momento di particolare attenzione mediatica, considerato il clima politico attuale, con tensioni e polemiche sul ruolo del Quirinale e sul futuro delle strategie di governo. In seguito all’incontro, Meloni è tornata a Palazzo Chigi. Come riferito da fonti governative, la presidente del Consiglio, con la sua visita al Quirinale, ha voluto sottolineare che non sussistono tensioni tra il governo e il Capo dello Stato. Le fonti indicano che la sintonia istituzionale tra Palazzo Chigi e il Colle non ha mai subito interruzioni dall’insediamento dell’attuale governo, e la sua solidità non è mai stata messa in discussione.
Nessun attacco al Quirinale, chiarimento sulla vicenda Bignami e Garofani
Le stesse fonti precisano che la richiesta di chiarimento avanzata dall’onorevole Bignami non deve essere interpretata come un attacco al Quirinale, bensì come un intervento volto a circoscrivere correttamente la vicenda nel suo ambito e a tutelare l’istituzione presidenziale. Palazzo Chigi sottolinea che era previsto che il diretto interessato, il consigliere Garofani, fornisse i chiarimenti necessari per chiudere rapidamente la questione, evitando qualsiasi malinteso tra le due istituzioni che collaborano per il bene della Nazione.
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