Roma, 22 ottobre 2025 – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è intervenuta alla Camera per replicare alle accuse mosse dalla segretaria del PD Elly Schlein, che aveva insinuato un collegamento tra il governo italiano e i terroristi, oltre a mettere in discussione lo stato di libertà e democrazia in Italia, in un contesto internazionale. Tali affermazioni, secondo Meloni, sono state fatte anche in relazione all’attentato dinamitardo subito dal giornalista Sigfrido Ranucci, evento che ha suscitato grande scalpore nel Paese.
Meloni: “Fango da Schlein, lo paga l’Italia”
Durante il suo intervento, la premier ha sottolineato che l’accostamento del governo italiano ai terroristi è stato fatto dall’opposizione, e non da lei. Ha puntualizzato come sia “gravissimo” che tali dichiarazioni gettino ombre sull’Italia, sulla sua democrazia e sulla maggioranza eletta dai cittadini. Meloni ha inoltre chiesto chiarimenti alla segretaria del Pd, Elly Schlein, invitandola a spiegare se davvero abbia definito il governo “complice o mandante” dell’attentato a Ranucci.
La presidente del Consiglio ha poi contestato l’affermazione secondo cui in Italia sarebbero a rischio libertà e democrazia, accusando l’opposizione di fare queste affermazioni all’estero, un comportamento che, a suo avviso, non aiuta a governare in un Paese che “prospere”.
Accuse incrociate e politica interna
Meloni ha inoltre risposto alle critiche sul piano di pace per Gaza, definendo la posizione delle opposizioni “più fondamentalista persino di Hamas” per il loro rifiuto a sostenerlo. In un altro passaggio, ha replicato alle critiche sulle spese militari, ricordando che i governi precedenti, in particolare quello di Giuseppe Conte, avevano aumentato significativamente tali spese, mentre oggi le risorse per la difesa saranno inferiori rispetto a quegli anni.
Queste dichiarazioni arrivano in un momento politico teso, anche a seguito del grave attentato subito dal giornalista Sigfrido Ranucci nella tarda serata del 16 ottobre, quando una bomba ha distrutto la sua auto e danneggiato quella della figlia. Ranucci, noto per le sue inchieste investigative e per il lavoro come conduttore di Report, vive sotto scorta dal 2021 a causa delle minacce mafiose ricevute.
Il dibattito si inserisce in un contesto di forte polarizzazione politica, con accuse reciproche che toccano temi sensibili come la sicurezza, la libertà di stampa e la tenuta democratica del Paese.
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