Milano, 4 settembre 2025 – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni trasformata in calciatrice della Nazionale. È questa l’immagine scelta da Fratelli d’Italia per il suo post social, dove lo sport diventa metafora dei traguardi raggiunti dal governo di centrodestra. Lo spunto arriva dall’ultima rilevazione Istat: a luglio il tasso di disoccupazione è sceso dello 0,3%, fermandosi al 6%, il livello più basso dal giugno 2007. “Con Giorgia Meloni vince l’Italia”, recita la prima foto di un carosello creato con l’intelligenza artificiale.
Meloni calciatrice: il carosello postato sui social da Fratelli d’Italia
La premier, in maglia azzurra, compare in uno stadio mentre controlla un pallone. Nell’immagine successiva compaiono tifosi con maglie rosse e simboli comunisti. La didascalia del post recita: “La sinistra tifa e gioca contro la Nazionale, ma in campo c’è Giorgia Meloni: supera gli ostacoli, tira e segna. L’Italia vince”. Nel racconto visivo, la leader di FdI affronta la segretaria del Pd Elly Schlein, l’ex premier Giuseppe Conte e il segretario della Cgil Maurizio Landini, anch’essi rappresentati con i simboli del comunismo. In un’altra immagine Meloni festeggia il gol insieme ai tifosi, mentre il tabellone dello stadio evidenzia i risultati dell’esecutivo: “Goal! Record di occupazione (l’aumento degli occupati in realtà è del +0,1%, ndr), disoccupazione al 6%, Italia più forte nell’eurozona”.
Il richiamo alla Nazionale potrebbe avere anche un valore polemico nei confronti del centrosinistra. Alcuni esponenti, tra cui Nicola Fratoianni (Avs), hanno infatti proposto di disertare la sfida tra Italia e Israele a causa della guerra a Gaza. L’incontro di qualificazione ai Mondiali è in programma a Udine il 14 ottobre. Il sindaco della città, Alberto Felice De Toni, di area centrosinistra, ha giudicato inopportuno il disputarsi della gara al giorno d’oggi e non ha concesso il patrocinio del Comune. Il Viminale è però intervenuto assicurando che la partita si svolgerà regolarmente.
Tasso d’occupazione e disoccupazione a luglio 2025: cosa dicono i dati
A luglio 2025 il tasso di disoccupazione in Italia è sceso al 6% (-0,3 punti), mentre quello giovanile è al 18,7% (-1,4). Secondo l’Istat, gli occupati sono 24,2 milioni, in crescita rispetto a giugno. L’aumento riguarda soprattutto gli over 50 (+4,2%), mentre cala la fascia 35-49 anni (-1,8%). Crescono i contratti stabili (+10mila) e a termine (+17mila), mentre calano gli autonomi (-5mila). L’incremento occupazionale è trainato dagli uomini (+49mila), mentre l’occupazione femminile diminuisce (-37mila). Su base annua, la crescita è di 218mila unità, quasi tutta maschile.
Il tasso di occupazione sale al 62,8% (+0,1), ma cresce anche l’inattività (33,2%), in particolare tra i giovani. A livello europeo, la disoccupazione a luglio è al 6,2% nell’Eurozona e al 5,9% nell’Ue, con picchi in Spagna (10,4%) e valori minimi a Malta (2,7%). L’Italia si colloca in linea con la media.
La premier Giorgia Meloni ha definito i dati “incoraggianti”, sottolineando l’aumento dei contratti a tempo indeterminato. Le opposizioni, invece, criticano la narrazione del governo: il M5S segnala più precariato e inattività, mentre Italia Viva accusa Meloni di ignorare inflazione e stagnazione del Pil, scegliendo solo i dati favorevoli.
Il rapporto di Fratelli d’Italia e Atreju con i meme
Non è la prima volta che Fratelli d’Italia e Atreju pubblicano sui social dei meme controversi. Nel 2018 scoppiò una polemica riguardo ad Atreju, la kermesse organizzata dai giovani di Fratelli d’Italia, dopo che sulla pagina Facebook dell’evento venne condiviso un meme raffigurante il volto dell’ex deputato del Pd, Emanuele Fiano, accompagnato dalla frase: “Quando scopri che Atreju è alla 21ª edizione e si supera il ventennio”. Una provocazione che suscitò la reazione negativa del parlamentare e dei suoi sostenitori, poiché Fiano ha fatto della lotta contro ogni forma di nostalgie fasciste una delle sue principali battaglie politiche. Una posizione ancora più significativa considerando le sue origini ebraiche e il fatto di essere figlio di Nedo Fiano, scrittore deportato ad Auschwitz e sopravvissuto alla Shoah.
Lo scorso gennaio invece un meme pubblicato sulla pagina X di Fratelli d’Italia — in cui compariva un dizionario di latino contrapposto al simbolo della schwa — ha provocato una forte reazione da parte di Loescher Editore. La casa editrice, vedendo utilizzato Il Vocabolario della Lingua Latina per promuovere l’idea di reintrodurre la lingua degli antichi romani nelle scuole medie, ha espresso apertamente il proprio dissenso. “Loescher Editore ha sempre evitato che i propri testi venissero usati a fini politici, essendo destinati unicamente all’ambito scolastico ed educativo”, ha dichiarato l’editore tramite un post su Facebook. Il meme, infatti, celebrava il ritorno della cultura, contrapposta alla schwa, considerata un segno dell’inclusività linguistica legata soprattutto alle questioni di genere.
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