Lamezia Terme, 30 settembre 2025 – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenuta a Lamezia Terme durante il comizio di chiusura della campagna elettorale del centrodestra per la ricandidatura di Roberto Occhiuto alla presidenza della Calabria, ha espresso la speranza che l’Italia possa votare in modo compatto sulle mozioni relative al conflitto in Palestina e ha parlato del dibattito con il PD. In vista delle votazioni previste per giovedì in Aula, la questione palestinese torna al centro del dibattito politico italiano.
Meloni auspica un voto unitario sulla Palestina
La premier ha sottolineato l’importanza di un segnale chiaro da parte dell’Italia: “Mi piacerebbe che l’Italia votasse compatta per dimostrare che la pace la si vuole davvero“. Secondo Meloni, la pace non si ottiene con azioni simboliche come scioperi o strumentalizzazioni politiche, ma attraverso “proposte serie e lavoro ai tavoli appropriati“. Alzando la voce, ha evidenziato che la pace arriverà solo se “qualcuno lavora ai tavoli a cui bisogna lavorare a proposte serie“, auspicando un impegno condiviso tra le forze politiche.
Critiche al Pd e alla sinistra sul tema Gaza
Durante il suo intervento, Meloni ha anche attaccato il Partito Democratico, accusandolo di sfruttare la tragedia di Gaza a fini elettorali: “Il Pd con Gaza tratta i cittadini da stupidi“, ha detto riferendosi alla campagna elettorale nelle Marche. La premier ha citato lo straordinario risultato elettorale di Francesco Acquaroli come dimostrazione che “i cittadini sono più intelligenti di come li fa la sinistra” e non si lasciano ingannare da slogan facili o promesse irrealizzabili.
Meloni ha ribadito il suo impegno per affrontare le questioni internazionali con serietà e ha richiamato il governo e le opposizioni a lavorare insieme per raggiungere obiettivi concreti, evitando strumentalizzazioni politiche. Al contempo, ha evidenziato il ruolo centrale dell’Italia come nazione autonoma e protagonista sulla scena europea e internazionale.
Meloni: “Il dibattito politico deve essere rispettoso”
Durante il suo intervento, Meloni ha evidenziato come il mondo contemporaneo sia attraversato da conflitti che alimentano paura, odio e violenza. “Le parole pesano e possono diventare brodo di cultura per le frange più violente”, ha ammonito la premier, richiamando la necessità di non ripetere gli errori del passato. Ha quindi chiarito che il confronto politico deve essere condotto con la consapevolezza che chi si ha di fronte è un avversario, “non un nemico da abbattere”, riservando invece questo atteggiamento agli altri.
“Sono i cittadini gli unici a poterci mandare a casa”
Nel medesimo discorso, rivolgendosi agli elettori calabresi, Meloni ha ringraziato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, per l’invito e ha rimarcato il ruolo centrale del consenso popolare nella legittimazione del governo. “Nel nostro Dna c’è il fatto che sono i cittadini a dover dire se si fidano di noi, sono i cittadini a metterci in sella e sono gli unici a poterci mandare a casa”, ha affermato con fermezza. Ha aggiunto che finché il consenso sarà presente, ogni sfida politica sarà affrontata a testa alta, sottolineando la fiducia nel sistema democratico come fondamento dell’azione governativa.






