Nel corso della chiusura della campagna elettorale di Alessandro Tomasi a Firenze, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha lanciato un duro attacco alla sinistra italiana, accusandola di essere più fondamentalista di Hamas e incapace di gestire la questione della pace a Gaza. La premier ha inoltre sottolineato che un merito importante per il cessate il fuoco in Medio Oriente va riconosciuto all’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e non a figure come Albanese, Landini o Greta Thunberg.
Meloni critica duramente la sinistra e difende l’operato di Trump
Durante il suo intervento, Meloni ha affermato che la sinistra parlamentare non è riuscita a votare a favore della mozione sul piano di pace promosso da Trump, mentre Hamas ha successivamente dichiarato il proprio consenso. “La sinistra italiana è più fondamentalista di Hamas”, ha detto senza mezzi termini. La premier ha inoltre rimarcato che gli attacchi e gli insulti rivolti da esponenti come Albanese contro figure istituzionali come la senatrice Segre e le iniziative ambientaliste di Greta, non contribuiscono alla pace.
Nel corso del comizio, Meloni ha anche criticato l’approccio del centrosinistra alle elezioni, accusandolo di umiliare gli elettori con promesse irrealizzabili, come l’istituzione dello Stato palestinese in cambio di voti nelle Marche, e di aver adottato tattiche qualunquiste in regioni come la Calabria. “Siamo passati dal gratuitamente al qualunquemente, senza passare dal via”, ha detto la premier, ribadendo il suo orgoglio per la compattezza del centrodestra.
Il riconoscimento a Trump e la polemica sul Nobel per la Pace
Meloni ha indicato chiaramente che la pace a Gaza è stata favorita dall’azione di Trump, attuale presidente degli Stati Uniti dal gennaio 2025, e non da esponenti della sinistra italiana. La figura di Trump, infatti, continua a essere al centro di un acceso dibattito internazionale: nonostante le polemiche e le accuse rivoltegli negli Stati Uniti, Trump ha rivendicato più volte di meritare il Premio Nobel per la Pace per i suoi sforzi nella mediazione di diversi conflitti, incluso quello in Medio Oriente.
Recentemente, la Casa Bianca ha criticato il Comitato Nobel per non aver assegnato il premio a Trump, sostenendo che nella scelta sia stata anteposta la politica alla pace. Un video del presidente russo Vladimir Putin, condiviso dallo stesso Trump sui social, ha ribadito il sostegno al suo operato per la risoluzione di dispute internazionali, incluso il conflitto in Ucraina. Intanto, la vincitrice del Nobel 2025, María Corina Machado, ha espresso la sua gratitudine a Trump per il sostegno agli sforzi democratici in America Latina.
In questo contesto, la premier Meloni ha evidenziato come il centrosinistra italiano sia unito solo dall’odio verso il suo governo e disposto a qualsiasi accordo per tornare al potere, senza una chiara visione politica, mentre il centrodestra si presenta compatto e con idee chiare per il futuro del Paese.






