In un momento di particolare rilevanza per le Forze Armate italiane, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha voluto rivolgere un sentito ringraziamento ai militari italiani impegnati nelle missioni internazionali. Nel corso di una visita al Comando operativo di vertice interforze, la premier ha partecipato a un collegamento in videoconferenza con i contingenti dispiegati sui vari teatri di operazioni, sottolineando l’importanza della loro azione sia per l’Italia che per la sicurezza globale.
Il valore del contributo italiano nelle missioni internazionali: le parole di Meloni
Meloni ha evidenziato come l’Italia rappresenti un punto di riferimento nel contesto europeo e internazionale per l’impegno nelle missioni di pace. “La nostra nazione è il primo contributore europeo alle missioni Onu, il primo contributore delle missioni dell’Ue, il secondo contributore alle missioni in ambito Nato”, ha ricordato la presidente del Consiglio. Tuttavia, ha precisato, “non sono solo numeri, ma la testimonianza di un impegno che racconta chi siamo come Paese”.
“Noi siamo richiesti, apprezzati, invocati ovunque, perché sappiamo combinare capacità e umanità, forza e amore,” ha aggiunto Meloni, sottolineando come i militari italiani non solo sappiano combattere, ma comprendano anche l’importanza di evitare lo scontro armato. “Il coraggio, parola che deriva dal latino cor, cuore, è ciò che fa la differenza nel nostro agire. È il cuore che ci consente di vedere oltre la logica amico-nemico, di entrare in empatia con ogni popolo, e di resistere anche nei territori più complessi e difficili”.
Si vis pacem para bellum: pragmatismo e deterrenza
Nel suo intervento, Meloni ha richiamato la celebre formula latina “si vis pacem para bellum” – chi vuole la pace prepari la guerra – ribadendo che essa non rappresenta un messaggio bellicista, bensì un principio di pragmatismo. “Solo una forza militare credibile può allontanare la guerra”, ha affermato la premier, spiegando che la pace è frutto di un equilibrio di potenze e che la debolezza invita l’aggressore mentre la forza lo scoraggia.
Ha inoltre richiamato l’etimologia della parola deterrenza, che deriva dal latino e significa “incutere timore al punto da distogliere”. Questa, secondo Meloni, è la chiave per la sicurezza internazionale: “La forza degli eserciti e la loro credibilità sono lo strumento più efficace per combattere le guerre.”
Rivolgendosi ai militari, la presidente del Consiglio ha sottolineato che le basi solide della pace sono state costruite proprio grazie al loro “sacrificio, competenza, professionalità e coraggio”. “Se riusciremo a riportare la pace, che è l’obiettivo più grande di questo tempo, sarà grazie a voi”.
Il richiamo al ruolo cruciale delle forze armate italiane giunge in un contesto globale segnato da tensioni internazionali, dove la presenza e l’impegno dei militari italiani nelle missioni di pace e sicurezza rappresentano un elemento fondamentale per la stabilità e la credibilità del Paese nel mondo.






