Roma, 21 settembre 2025 – Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei ministri, è stata ospite in diretta a Domenica In durante un collegamento dal Tempio di Venere a Roma, dove si è svolta l’iniziativa ‘Il pranzo della domenica’. L’evento, promosso dai ministeri della Cultura e dell’Agricoltura insieme all’Anci, ha l’obiettivo di sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco. La partecipazione della premier alla trasmissione di Rai 1, condotta da Mara Venier, ha però scatenato immediatamente una vivace polemica politica.
Meloni a “Domenica In”: è polemica
La presenza di Giorgia Meloni nel programma domenicale di punta della Rai è stata definita dall’opposizione come un vero e proprio “spot elettorale” sulla televisione pubblica. Il Partito Democratico ha attaccato duramente l’esecutivo, con la segretaria Elly Schlein che ha sottolineato come la premier “continui a rifiutarsi di venire in Parlamento per spiegare le posizioni del governo sull’importante questione del riconoscimento dello Stato di Palestina”, mentre invece “trova tempo per realizzare spot elettorali sul servizio pubblico”. Schlein ha inoltre evidenziato che mentre l’Italia resta in attesa, altri Paesi come Canada, Regno Unito e Australia hanno già annunciato il riconoscimento dello Stato palestinese.
Anche il Movimento 5 Stelle ha espresso critiche contro la Rai e la maggioranza di governo, accusando la maggioranza di aver bloccato la commissione di Vigilanza Rai, impedendo così un controllo parlamentare che avrebbe potuto intervenire sull’intervista della premier a Domenica In. La presidente della commissione di Vigilanza, Barbara Floridia, ha definito “triste” l’episodio, sottolineando come la premier appaia “impunita” in trasmissioni televisive di grande ascolto durante campagne elettorali regionali.
Di segno opposto la difesa di Fratelli d’Italia, il partito della premier, che ha bollato le critiche come “squallide e surreali”, ribadendo il sostegno alla partecipazione di Meloni al programma televisivo. Il capogruppo in commissione di Vigilanza Rai, Francesco Filini, ha definito l’attacco “un tentativo di attaccare la premier senza argomenti”, mentre Galeazzo Bignami, capogruppo FdI alla Camera, ha ricordato che il suo partito sostiene sempre l’Italia, “anche quando a governare sono gli avversari”. Contraria anche l’Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai, che ha definito la partecipazione di Meloni “uno spot elettorale in fascia pregiata”.
L’iniziativa culturale e il racconto della cucina italiana
L’evento ‘Il pranzo della domenica’ ha coinvolto oltre 120 piazze italiane con una serie di collegamenti da dieci diverse città per celebrare la tradizione culinaria italiana, considerata “una delle cose più straordinarie che abbiamo, che raccontano la nostra cultura, la nostra identità e la nostra tradizione”, come ha dichiarato la premier nel corso del collegamento da Roma.
La suggestiva location del Tempio di Venere, con vista sul Colosseo, ha ospitato una tavolata allestita per l’occasione. All’evento romano hanno partecipato anche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Meloni ha ricordato i suoi pranzi domenicali trascorsi con i nonni materni, citando le “pastarelle, compreso il diplomatico”, come ricordo legato alla cucina della domenica.
La Rai ha difeso la scelta di ospitare la premier, definendo la puntata “una pagina di autentico servizio pubblico nel racconto della cultura, delle tradizioni, della nostra industria e nella promozione dell’Italia a livello internazionale”. L’iniziativa, infatti, ha visto la partecipazione di amministrazioni di ogni orientamento politico nelle città coinvolte, sottolineando “un’ottica di coralità e inclusione”.
Nel corso della trasmissione, lo chef Massimo Bottura ha accompagnato il pubblico in un viaggio attraverso la cucina italiana, insieme a collegamenti da Napoli, Livorno, Genova, Alba, L’Aquila, Matera, Palermo e Verona. La candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco sarà decisa dall’assemblea dei rappresentanti di 24 Paesi convocata per l’8 dicembre a Nuova Delhi, in India.






