Roma, 10 ottobre 2025 – In occasione del 40° Convegno annuale dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti, dedicato al tema dell’Unione Europea e il suo rapporto con la Costituzione della Repubblica Italiana, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio nel quale sottolinea l’importanza cruciale dell’Unione Europea nel promuovere i diritti, la pace e le libertà fondamentali nel contesto internazionale.
In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale 2025, Mattarella ha rivolto un appello alla società e alle istituzioni per una presa di coscienza collettiva riguardo ai numerosi ostacoli che affliggono chi vive con un disturbo psichico. Nel suo messaggio, il Capo dello Stato ha sottolineato come la salute mentale non sia un tema esclusivamente sanitario, ma una responsabilità condivisa che coinvolge tutta la comunità.
Mattarella, il ruolo centrale dell’Unione Europea per la democrazia e i diritti fondamentali
Nel suo intervento, Mattarella evidenzia come il convegno affronti questioni di rilievo quali il rafforzamento della democrazia europea, l’ulteriore integrazione e la valorizzazione della dimensione sociale del continente. Questi aspetti, secondo il Capo dello Stato, contribuiscono ad accrescere la legittimazione dell’Unione e a consolidare il senso di appartenenza e l’identità dei cittadini europei, contrastando fenomeni di disaffezione e spinte disgregative.
“Il ruolo dell’Unione Europea è più che mai cruciale perché abbiano più forza a livello internazionale la promozione della pace, il rispetto dei diritti umani, la garanzia delle libertà fondamentali e la vigenza dello Stato di diritto”, afferma Mattarella, sottolineando come tali elementi siano fondamentali per assicurare un ordine globale che tuteli il futuro della dignità umana.
Il Presidente della Repubblica ricorda inoltre che questa riflessione rappresenta un’occasione importante per alimentare lo sviluppo della dimensione istituzionale del processo democratico europeo, che deve essere sostenuto anche sul piano culturale e scientifico.
L’Europa, custode della pace e della libertà
Mattarella richiama l’attenzione sul valore storico e geopolitico dell’Unione Europea, che oggi conta 27 Stati membri con una popolazione di circa 450 milioni di abitanti, ed è un’unione politica ed economica a carattere sovranazionale. L’UE si distingue per il suo ordinamento giuridico integrato e per il ruolo di primo piano nella promozione della cooperazione e della stabilità internazionale. Nel 2012, infatti, l’Unione Europea è stata insignita del Premio Nobel per la Pace per aver contribuito per oltre sei decenni alla riconciliazione, alla democrazia e alla tutela dei diritti umani nel continente.
Nell’attuale scenario internazionale, caratterizzato da numerose sfide e tensioni, Mattarella rimarca come l’UE rappresenti un baluardo imprescindibile per la difesa dei valori fondamentali, la promozione della solidarietà e la garanzia della libertà e della sicurezza dei suoi cittadini.
Mattarella: “Salute mentale diritto fondamentale da tutelare”
“Vivere con un disturbo psichico obbliga ad affrontare ogni giorno ostacoli nello studio, nel lavoro e nelle relazioni“, ha osservato Mattarella, evidenziando come tali difficoltà siano spesso aggravate dal pregiudizio e dall’esclusione sociale. Questi fattori sono frutto di una cultura che ancora fatica a comprendere appieno il disagio e la malattia mentale. Per il Presidente, incoraggiare la prevenzione, garantire un’assistenza di qualità e favorire percorsi di partecipazione attiva sono condizioni imprescindibili per tutelare il benessere collettivo.
Il tema dell’edizione 2025 è dedicato al benessere psicologico in contesti di conflitto, catastrofi ed emergenze. Mattarella ha ricordato che tali situazioni hanno conseguenze profonde e durature, con una persona su cinque che sviluppa disturbi mentali in questi contesti. La recente Dichiarazione di Parigi, adottata anche dall’Italia, ribadisce l’importanza di una visione che superi l’approccio esclusivamente sanitario, riconoscendo nella salute mentale un diritto fondamentale che sostiene i pilastri della convivenza civile.
La sfida dello stigma e l’importanza della prevenzione
Dati recenti evidenziano come l’81% degli italiani ancora consideri i problemi di salute mentale una forma di debolezza, mentre oltre il 90% delle persone sotto i 50 anni ha affrontato almeno una volta difficoltà di natura psicologica. Sul posto di lavoro, il 51% dei lavoratori teme che parlare di salute mentale possa influire negativamente sulla propria carriera, e il 20% dichiara di non sentirsi a proprio agio nell’affrontare l’argomento con il proprio capo. Questi numeri confermano la persistenza dello stigma, uno dei principali ostacoli alla piena inclusione.
Inoltre, il 44% degli italiani si sente stressato sul lavoro e il 29% ha sofferto di burnout, con settori come il commercio al dettaglio particolarmente colpiti. La difficoltà di conciliare vita professionale e personale, insieme a una scarsa conoscenza delle risorse disponibili, contribuiscono a mantenere alto il disagio psicologico.
La Giornata mondiale della Salute Mentale, istituita nel 1992, rappresenta un momento fondamentale per sensibilizzare l’opinione pubblica, promuovere la prevenzione e sollecitare interventi efficaci. Come ricordato dal presidente Mattarella, prendersi cura della salute mentale è un diritto che rafforza la convivenza sociale, un impegno che necessita della partecipazione di istituzioni, comunità e singoli individui.
L’Intelligenza Artificiale come leva strategica
Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella è intervenuto al vertice del Gruppo Arraiolos a Tallinn, sottolineando l’importanza cruciale dell’Intelligenza Artificiale (IA) non solo come tecnologia, ma come una leva strategica fondamentale per il futuro. Nel suo discorso, Mattarella ha evidenziato come l’IA, soprattutto nella sua versione generativa, stia plasmando in modo nuovo la crescita economica, la sicurezza nazionale e la competitività globale.
Durante il suo intervento, il Presidente Mattarella ha ricordato che l’IA rappresenta una delle innovazioni più significative del nostro tempo, ma ha anche messo in guardia sui rischi insiti in una sua cattiva gestione. “L’Intelligenza Artificiale non è soltanto una tecnologia, ma rappresenta una leva strategica“, ha affermato, sottolineando come un uso scorretto possa mettere a rischio la libertà, la stabilità democratica e la sicurezza dei cittadini. Queste preoccupazioni emergono in un momento in cui l’IA si sta rapidamente integrando nei diversi settori della società, richiedendo un’attenzione particolare da parte delle istituzioni.
La necessità di una governance internazionale
Mattarella ha inoltre insistito sulla necessità di una cooperazione globale per regolamentare l’uso dell’IA. “Le regole da sole non bastano e l’azione della sola Unione Europea non è sufficiente“, ha dichiarato, evidenziando il rischio di una “corsa al ribasso” che potrebbe compromettere sicurezza e diritti fondamentali. Per questo motivo, il presidente ha esortato l’UE a guidare la creazione di standard globali vincolanti per garantire che l’IA operi nel rispetto delle persone e della società.
Il vertice del Gruppo Arraiolos, come forum politico dedicato ai capi di Stato delle repubbliche parlamentari europee, rappresenta un’occasione importante per affrontare le sfide poste dalla globalizzazione e dall’innovazione tecnologica, con particolare attenzione alla tutela della democrazia e della sicurezza globale. Mattarella ha ribadito che il futuro della sicurezza e della tenuta democratica dipende dalla capacità delle democrazie di adottare un’IA che protegga i cittadini senza minacciare i loro valori fondamentali.






