Roma, 7 novembre 2025 – Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Presidente della Palestina, Mahmoud Abbas, noto anche come Abu Mazen, sottolineando l’importanza del rapporto tra Italia e Palestina e il ruolo cruciale dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) come interlocutore fondamentale per l’Italia e la comunità internazionale. All’incontro era presente anche il Sottosegretario agli Affari Esteri, Giorgio Silli.
Un incontro istituzionale di rilievo al Quirinale
Nel corso della visita ufficiale, il Presidente Mattarella ha espresso il profondo legame di amicizia tra i due Paesi, ribadendo che l’Autorità Nazionale Palestinese rappresenta un interlocutore imprescindibile per l’Italia e per la comunità internazionale. Il colloquio si inserisce in un momento delicato della politica mediorientale, con l’ANP che continua a svolgere un ruolo centrale nel tentativo di portare avanti la soluzione di due Stati.
Il Presidente Abbas, a capo della Palestina dal 2005, ha ricordato la necessità di rilanciare il dialogo e di consolidare gli sforzi per la pace, evidenziando l’importanza del sostegno internazionale. Abu Mazen ha inoltre espresso apprezzamento per la cooperazione italiana, sia sul piano politico che umanitario, e ha auspicato riconoscimenti più ampi dello Stato palestinese, invitando l’Italia a formalizzare tale riconoscimento.
La posizione di Abu Mazen e le prospettive di pace
In un’intervista rilasciata nei giorni scorsi a Ramallah, Mahmoud Abbas ha chiarito il suo impegno per la pace e la stabilità nella regione, ribadendo che l’Autorità Nazionale Palestinese è l’unica autorità sovrana su Gaza, nonostante il controllo effettivo della Striscia da parte di Hamas. Ha sottolineato la necessità che Hamas consegni le armi e non partecipi più al governo di Gaza, auspicando un disarmo conforme agli impegni internazionali.

Abu Mazen ha inoltre confermato la volontà di promuovere elezioni democratiche entro un anno dalla fine del conflitto e di procedere con riforme istituzionali volte a costruire uno Stato moderno e non militarizzato. Tra le priorità, ha citato l’abolizione dei pagamenti alle famiglie dei “martiri”, la revisione dei curricula scolastici secondo gli standard Unesco e il rafforzamento delle istituzioni civili.
Riguardo alla soluzione del conflitto israelo-palestinese, Abu Mazen ha ribadito con fermezza che la soluzione dei due Stati rimane l’unica via percorribile, con la creazione di uno Stato palestinese indipendente entro i confini del 1967 e Gerusalemme Est come capitale. Ha inoltre evidenziato come oltre 159 Paesi riconoscano già lo Stato di Palestina, in un passo fondamentale verso il riconoscimento internazionale e la pace duratura.
Il presidente palestinese ha infine rivolto un appello alla comunità internazionale per fermare le politiche israeliane che ostacolano la pace, quali l’espansione degli insediamenti, il blocco economico e le aggressioni ai luoghi sacri sia islamici che cristiani.






