Il presidente della Repubblica: “In aperta violazione del diritto internazionale umanitario. L’Italia promuove la pace, lo scrive anche il Trattato Ue“
Roma, 5 giugno 2025 – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un severo monito contro le guerre senza regole che continuano a violare i diritti umani fondamentali in molteplici aree del pianeta. In un messaggio inviato al presidente della Società Italiana di Diritto Internazionale e di Diritto dell’Unione Europea, Mattarella ha sottolineato il progressivo abbandono del diritto a favore della forza come criterio dominante nelle relazioni internazionali, con conseguenze drammatiche per le popolazioni civili coinvolte.
“Gravi attacchi in atto in tante parti del pianeta colpiscono, in modo drammatico, diritti umani fondamentali. Sempre più si ripropone la forza come misura dei rapporti tra gli Stati, anziché il diritto. Le popolazioni civili sono vittime di conflitti armati senza regole e senza misura, in aperta violazione del diritto internazionale umanitario”, scrive Mattarella.
L’autorità del diritto internazionale come baluardo di pace
Nel suo intervento, il capo dello Stato ha evidenziato che “soltanto attraverso l’affermazione dell’autorità del diritto internazionale e il conseguente ruolo delle organizzazioni internazionali” è possibile prevenire i conflitti e risolvere positivamente le controversie tra Stati. Mattarella ha infatti ricordato come la cooperazione multilaterale e il rispetto delle norme internazionali siano strumenti indispensabili per la deterrenza verso chi minaccia la convivenza pacifica.
“Soltanto l’affermazione dell’autorità del diritto internazionale e il conseguente ruolo delle organizzazioni internazionali rendono possibile – aggiunge il presidente Mattarella nel messaggio – una positiva risoluzione delle controversie fra Stati, la prevenzione dei conflitti e la deterrenza nei confronti di coloro che minacciano la pacifica convivenza”.
Questa posizione si inserisce in un quadro più ampio di riflessione sullo stato dell’ordine internazionale, che il presidente ha approfondito in numerose occasioni, tra cui il discorso tenuto a Marsiglia, dove ha paragonato l’aggressione russa in Ucraina al progetto di dominazione del Terzo Reich, sottolineando il pericolo rappresentato dal ritorno di dinamiche di forza che ignorano il diritto e la cooperazione tra Stati.
Le guerre senza regole e la sofferenza delle popolazioni civili
Mattarella ha denunciato come i conflitti armati odierni siano caratterizzati da una violazione sistematica del diritto internazionale umanitario, con la popolazione civile che spesso paga il prezzo più alto. La guerra, infatti, non è più regolata da codici d’onore o da norme condivise, ma si manifesta con attacchi indiscriminati e privi di misura, che compromettono la tutela dei diritti fondamentali.
Questa situazione drammatica è aggravata da un contesto geopolitico in cui la cooperazione internazionale mostra segni di affaticamento, con veti incrociati e difficoltà nell’azione di organismi come le Nazioni Unite. Tuttavia, come ha ricordato Mattarella, la storia insegna che abbandonare la via del dialogo e della legalità rischia di riportare l’umanità indietro verso periodi di disordine e conflitti devastanti.
Parallelamente, emergono nuove sfide, come il crescente protezionismo commerciale e la disillusione verso gli strumenti di governance globale, fenomeni che possono alimentare ulteriori tensioni e minacciare la stabilità internazionale.
Il messaggio di Mattarella si inserisce nel dibattito contemporaneo sulle guerre e sui loro effetti, che negli ultimi mesi è stato al centro di numerose analisi, come nel libro “Le guerre che ti vendono” di Sara Reginella, che approfondisce i meccanismi di propaganda e manipolazione legati ai conflitti bellici odierni, con particolare attenzione alla guerra in Ucraina.
Il presidente della Repubblica, con la sua autorevolezza, richiama dunque l’attenzione sull’urgenza di rafforzare il rispetto del diritto e di promuovere la cooperazione internazionale come strumenti fondamentali per garantire la pace e la protezione dei diritti umani nel mondo.