Roma, 22 luglio 2025 – Nel corso di un incontro al Quirinale con una delegazione dell’Assemblea Parlamentare della Nato, in occasione del 70° anniversario della prima riunione dei parlamentari dei paesi membri, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha tracciato un quadro critico dell’attuale scenario internazionale.
Mattarella: una fase internazionale segnata da minacce e instabilità
Secondo Mattarella, viviamo oggi una fase delle relazioni internazionali caratterizzata da minacce sempre più pervasive e da un indebolimento dei principi fondamentali che regolano i rapporti tra gli Stati. Il successo ottenuto al termine del lungo confronto della guerra fredda sembra ormai superato, con alcune leadership nazionali che sembrano aver abbandonato l’impegno per costruire un ordine internazionale sicuro e giusto, cedendo invece a politiche di potenza che egli definisce “antistoriche”. In tale contesto, ha sottolineato il Capo dello Stato, la lezione del Novecento appare quasi dimenticata.
La Nato come presidio di valori e stabilità
Il presidente Mattarella ha ribadito il ruolo centrale della Nato come alleanza di valori che unisce i Paesi democratici delle due sponde dell’Atlantico. Fondata più di 75 anni fa, l’Alleanza rappresenta un solido elemento di stabilità e garanzia di pace in Europa, ruolo che deve continuare a svolgere concentrando le proprie azioni soprattutto nel continente europeo. Recentemente, 32 Paesi membri si sono riuniti all’Assemblea Interparlamentare Atlantica (AIA) per riaffermare l’importanza dell’Alleanza come fondamento della sicurezza e della libertà dei popoli occidentali.
Nel suo intervento, Mattarella ha espresso gli auguri per questo anniversario significativo, sottolineando come l’Assemblea Parlamentare della Nato debba continuare a rappresentare un esempio di istituzione dedicata alla difesa della libertà, della pace e della sicurezza dei cittadini. Il presidente della Repubblica, che è stato rieletto nel 2022 per un secondo mandato, ha spesso evidenziato in passato il valore imprescindibile dell’Alleanza Atlantica nel garantire la sicurezza collettiva in un mondo che resta segnato da tensioni e nuove sfide geopolitiche.
La NATO e il ruolo della democrazia nella sicurezza collettiva
Nel suo intervento, Mattarella ha evidenziato come la NATO, definita “alleanza dei popoli liberi”, viva grazie al sostegno democratico dei cittadini che si esprime attraverso le rappresentanze parlamentari. Questa forma di partecipazione stimola la consapevolezza e il dibattito sui temi cruciali della sicurezza e della difesa euroatlantica, andando oltre i confini degli Stati membri. Il capo dello Stato ha ricordato le numerose iniziative della NATO per rafforzare la resilienza delle democrazie nei paesi partner, con dialoghi aperti nell’area mediterranea e nei Balcani.
Mattarella ha ribadito con forza che “non si può concepire una democrazia senza sicurezza, così come non può esistere sicurezza senza democrazia né una difesa militare senza una piena legittimità democratica”. L’Assemblea Parlamentare NATO svolge un ruolo fondamentale in questo contesto, essendo diventata nel tempo un laboratorio lungimirante di dialogo parlamentare, capace di rappresentare diverse sensibilità politiche nel nome di valori condivisi da oltre un miliardo di cittadini.
Democrazia, economia e responsabilità delle istituzioni
Il Presidente Mattarella ha più volte richiamato l’importanza di un equilibrio tra democrazia, economia e sicurezza, come recentemente ribadito anche durante il suo discorso all’assemblea di Confindustria. Ha messo in guardia contro la tentazione di cedere alle paure o all’inerzia, sottolineando la necessità di affrontare le sfide con coraggio e razionalità, prevenendo reazioni emotive che possono indebolire il tessuto democratico.






