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Manovra, prima bozza con 137 articoli: dall’Irpef alle novità sulle cartelle

La prima bozza della legge di Bilancio 2026 introduce taglio Irpef, nuova rottamazione cartelle, revisione tassa sui redditi alti e misure per famiglie e bonus edilizi

by Marco Andreoli
19 Ottobre 2025
Legge di Bilancio: taglio Irpef e non solo

Legge di Bilancio: taglio Irpef e non solo | Pixabay @PeopleImages - alanews

Roma, 19 ottobre 2025 – È stata definita la prima bozza della legge di Bilancio 2026, composta da 137 articoli e attesa per la discussione parlamentare nella prossima settimana. Il testo conferma le misure principali annunciate nella Manovra dopo l’ultimo Consiglio dei Ministri, svoltosi a Palazzo Chigi il 17 ottobre, guidato dal Presidente Giorgia Meloni.

Le principali novità fiscali e misure contenute nella manovra

Tra le conferme più significative figura il taglio dell’aliquota intermedia dell’Irpef, che passa dal 35% al 33%, una misura pensata per alleggerire il carico fiscale sui contribuenti di fascia media. Si prevede inoltre una nuova tornata di rottamazione delle cartelle esattoriali, destinata a favorire il recupero crediti e offrire ai cittadini maggiori opportunità di regolarizzazione.

Un altro elemento di rilievo è la revisione al rialzo della tassa sui paperoni, che va ad incidere sui redditi più elevati, in un’ottica di progressività fiscale. La manovra introduce anche una spending review per i ministeri, volta a ottimizzare le risorse pubbliche e contenere la spesa statale.

Aumento della soglia ISEE per l’esclusione della prima casa

La soglia per considerare la prima casa fuori dal calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) sale a 91.500 euro, rispetto agli attuali 52.500 euro. Questa soglia viene inoltre incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo. Si tratta di una misura che permette di ampliare la platea di beneficiari delle prestazioni sociali agevolate, favorendo nuclei familiari con patrimoni immobiliari più elevati, ma che rientrano comunque in condizioni di necessità.

Parallelamente, vengono rideterminate le maggiorazioni applicate in funzione del numero di componenti del nucleo familiare. Le nuove aliquote sono:

  • 0,1 per famiglie con due figli,
  • 0,25 per nuclei con tre figli,
  • 0,40 per quattro figli,
  • 0,55 per almeno cinque figli.

Questi valori sostituiscono i precedenti, che prevedevano maggiorazioni più alte: 0,2 per tre figli, 0,35 per quattro figli e 0,5 per almeno cinque figli. La revisione tende dunque a una rimodulazione più graduale delle maggiorazioni, probabilmente per una maggiore equità nella valutazione economica delle famiglie numerose.

Roma, 19 ottobre 2025 – Nella bozza della legge di Bilancio 2026, attesa in Parlamento la prossima settimana, sono contenute importanti novità fiscali rivolte ai lavoratori dipendenti e al settore immobiliare. Tra le misure più rilevanti spicca la detassazione degli straordinari, festivi e lavoro notturno per i dipendenti con redditi fino a 40mila euro, che usufruiranno di una flat tax al 15%.

Detassazione straordinari, festivi e lavoro notturno

Secondo quanto previsto dalla bozza della manovra finanziaria, la tassazione agevolata al 15% si applicherà sulle maggiorazioni e indennità relative a straordinari, lavoro in giorni festivi e turni notturni, sostituendo non solo l’imposizione Irpef ma anche le addizionali regionali e comunali. Il beneficio fiscale sarà limitato a un tetto massimo di 1.500 euro di sconto per ciascun lavoratore. Questa misura riguarda i dipendenti privati, con l’esclusione delle strutture turistico-alberghiere, per le quali è previsto un intervento specifico.

La legge di Bilancio 2026 interviene anche sul settore immobiliare, con l’aumento al 26% della tassazione sugli affitti brevi, sia per i privati che per chi svolge attività di intermediazione immobiliare o gestisce portali telematici. Ciò comporta la soppressione della precedente riduzione al 21% della cedolare secca introdotta lo scorso anno. Inoltre, l’aliquota passerebbe dal 21% al 26% anche per gli intermediari e i gestori di portali.

Infine, è previsto un incremento del tetto finanziario del cinque per mille, la quota dell’Irpef destinata agli enti del Terzo settore su indicazione dei contribuenti. L’attuale limite di 525 milioni di euro sarà innalzato a 610 milioni annui a partire dal 2026, rafforzando così il sostegno al volontariato e alle associazioni no profit.

Rottamazione quinquies

Nella bozza della legge di bilancio anche le modalità di pagamento della rottamazione quinquies. I contribuenti potranno aderire alla rottamazione quinquies pagando in unica soluzione entro il 31 luglio 2026 oppure optare per un pagamento rateale suddiviso in 54 rate bimestrali di pari importo, con la prima rata a luglio 2026 e l’ultima fissata per il 31 maggio 2035. In caso di pagamento rateale, si applicheranno interessi del 4% annuo. La misura si rivolge specificamente a chi ha presentato la dichiarazione dei redditi ma non ha effettuato il pagamento, escludendo quindi chi deve cartelle derivanti da accertamenti.

L’obiettivo è fornire un sostegno concreto a quei contribuenti che si trovano in difficoltà economica, permettendo di regolarizzare la propria posizione fiscale senza incorrere in sanzioni aggiuntive. Anche gli enti locali avranno la possibilità di aderire a questa definizione agevolata, ampliando così il bacino di beneficiari della misura.

Interventi per famiglie, banche e assicurazioni

La legge di Bilancio comprende un pacchetto dedicato al sostegno della famiglia, con misure che intendono supportare nuclei familiari in diverse situazioni. Inoltre, è previsto un contributo da parte di banche e compagnie assicurative, nell’ambito di una strategia più ampia di responsabilizzazione del settore privato nel finanziamento delle politiche pubbliche.

Il testo della legge di Bilancio 2026 rappresenta dunque un articolato intervento di politica economica e fiscale, che sarà ora esaminato dal Parlamento per l’approvazione definitiva.

Tags: IrpefLegge di BilancioManovra 2025prima pagina

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