Roma, 22 dicembre 2025 – Il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, ha espresso una dura critica nei confronti della Manovra finanziaria approvata dal Governo, definendola un atto che penalizza i soggetti più fragili della società e favorisce invece le imprese meno rispettose dei contratti e della sicurezza sul lavoro.
Landini: “Tagli sui più deboli, una logica inaccettabile”
In un’intervista rilasciata a Repubblica, Landini ha sottolineato che “si taglia sui più deboli mentre si sta dalla parte dei forti”. Il riferimento è alle misure che colpiscono i lavoratori precoci e quelli impegnati in attività usuranti, mentre vengono allocate risorse anche ad aziende che, a suo dire, “non rispettano i contratti e risparmiano sulla sicurezza”. Il segretario della CGIL ha evidenziato che le scelte del governo fanno passare un messaggio distorto: “Che si può anche morire di lavoro. Una logica inaccettabile”.
Ha inoltre evidenziato come la Manovra risulti essere “contro lavoratori e pensionati”, citando in particolare il ripristino dell’emendamento Pogliese, già bocciato in precedenza, che impedisce ai lavoratori di ricevere gli arretrati quando un giudice riconosce una retribuzione troppo bassa. Secondo Landini, si tratta di “l’ennesima cattiveria” nei confronti dei lavoratori.
Sciopero e priorità sindacali
Landini ha rivendicato lo sciopero indetto dalla CGIL lo scorso 12 dicembre come una reazione necessaria a un governo che “agisce contro i lavoratori e usa i pensionati per fare cassa da girare a imprese, armi e per far quadrare i conti”. Il segretario generale ha aggiunto che la politica economica attuale “fa male al Paese”, evidenziando un aumento della povertà, un calo della produzione industriale da tre anni e un aumento di 25 miliardi di tasse a carico di lavoratori e pensionati, mentre sono tutelati rendite e grandi patrimoni.
Sul fronte delle pensioni, Landini ha espresso preoccupazione per le misure che puntano a favorire la privatizzazione del sistema previdenziale e sanitario, sottolineando invece la necessità di una pensione di garanzia per i giovani. Ha infine indicato come priorità per la CGIL il rilancio del fisco, dei salari, delle pensioni e la lotta alla precarietà, con un impegno in corso per una legge di iniziativa popolare a favore della sanità pubblica e il proseguimento del dialogo con Confindustria per migliorare rappresentanza, sicurezza e superamento dei “contratti pirata”.
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