Prosegue a rilento l’esame della manovra economica in commissione Bilancio al Senato, con un clima di stallo che segna la fase più delicata del confronto parlamentare. Dopo la riunione odierna, alla quale ha partecipato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, non sono ancora partite le votazioni sugli emendamenti, il cui avvio era previsto già per domani sera.
Manovra: incontri bilaterali e rinvio delle votazioni
Al momento, sono in corso incontri bilaterali tra i gruppi parlamentari e il governo per discutere le modifiche al testo della manovra. Alle 19:30 è stata convocata una nuova riunione della commissione Bilancio, durante la quale dovrebbe essere depositato il pacchetto di emendamenti presentato dal governo, del valore complessivo di 3,5 miliardi, che riguardano soprattutto gli enti locali, le imprese e la questione dell’oro della Banca d’Italia. Tuttavia, è stato comunicato il rinvio della seduta serale prevista per le 23, con conseguente posticipo dell’esame degli emendamenti e delle votazioni.
Questo rinvio testimonia la difficoltà della maggioranza di trovare un’intesa definitiva sulle priorità da inserire nella manovra, con la pressione del calendario che si fa sempre più stringente in vista della scadenza di fine anno. La maggioranza continua a trattare, ma il tempo a disposizione si riduce sensibilmente.
Le richieste delle opposizioni e le tensioni in commissione
Le opposizioni chiedono di avere più tempo per analizzare il pacchetto di nuove misure. Daniele Manca, capogruppo del Partito Democratico in commissione Bilancio, ha sottolineato che “stanno riscrivendo questa manovra sbagliata e questo dimostra come sia importante fare opposizione. Ora devono dare al Parlamento il tempo sufficiente per approfondire le modifiche illustrate dal ministro Giorgetti, soprattutto per verificare le coperture economiche, dato che si tratta di misure strutturali che incidono sul saldo della manovra”.
Anche Raffaella Paita, capogruppo di Italia Viva, ha evidenziato che “fino a domani sera, giorno ultimo utile per presentare subemendamenti, non si farà nulla. Il pacchetto da 3,5 miliardi deve arrivare entro oggi”.
Il quadro che si delinea è quello di una manovra che procede a scatti, con mediazioni continue e difficoltà a trovare un equilibrio tra le diverse istanze interne alla maggioranza e le esigenze di copertura finanziaria. Il ministro Giancarlo Giorgetti, che guida il dicastero dell’Economia dal 22 ottobre 2022 nel governo Meloni, è chiamato a mediare le diverse posizioni mantenendo aperto il dialogo con i gruppi parlamentari.
La situazione resta dinamica in vista delle prossime ore, con il calendario parlamentare che si accorcia e la necessità di approvare la legge di bilancio entro la fine dell’anno.






