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Home Politica

“Mai stato comandato da una donna”: il sindaco di Trieste accusato di sessismo

Le dichiarazioni del sindaco Dipiazza in consiglio comunale riaccendono il dibattito su sessismo e parità di genere nella politica locale, suscitando reazioni trasversali

by Giacomo Camelia
18 Dicembre 2025
Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste

Quirinale.it, Attribution, via Wikimedia Commons

Trieste, 18 dicembre 2025 – Continua a suscitare polemiche l’episodio che ha visto protagonista il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, esponente di Forza Italia in carica dal 2016, riconfermato nelle ultime elezioni del 2021 e con mandato in scadenza previsto per il 2027. Durante un acceso dibattito in consiglio comunale, Dipiazza ha pronunciato una frase che ha sollevato un acceso dibattito sulla questione di genere e il rispetto all’interno della politica locale. Le sue parole, ritenute da molti come sessiste e discriminatorie, sono state rivolte a una consigliera comunale, suscitando forti reazioni sia tra gli esponenti politici che nella società civile triestina.

Manifestazione pro-Pal a Trieste
Trieste | Pixabay @Mystockimages – alanews

Le parole del sindaco di Trieste contro la consigliera

Il sindaco Dipiazza, noto per la sua lunga esperienza amministrativa in città, ha dichiarato: «Non mi sono mai fatto comandare da una donna, tanto meno da te». Una frase che ha immediatamente richiamato l’attenzione su questioni delicate come la parità di genere e il rispetto nei confronti delle donne impegnate nella vita pubblica. L’episodio ha sollevato un dibattito intenso, soprattutto considerando l’importanza crescente della presenza femminile nelle istituzioni locali, rappresentata proprio dalla figura della consigliera vittima delle dichiarazioni.

In un momento storico in cui l’attenzione verso il contrasto alla discriminazione di genere è sempre più forte, dichiarazioni di questo tipo tendono a minare il percorso verso una maggiore inclusione e parità.

Parità di genere e ruolo della consigliera: dati e normative aggiornate

In Italia, e in particolare in regioni performanti come la Lombardia, si registra ancora una presenza significativa di fenomeni discriminatori nei confronti delle donne, sia in ambito lavorativo che politico. La normativa vigente prevede diversi strumenti per monitorare e promuovere la parità di genere, tra cui il Rapporto sulla situazione del personale e la Certificazione della parità di genere. Questi strumenti sono fondamentali per “fotografare” la situazione reale delle donne nelle organizzazioni, analizzando dati quali assunzioni, promozioni, retribuzioni e condizioni di lavoro.

La figura della consigliera di parità regionale ha il compito di analizzare questi dati e garantire che le aziende e le istituzioni rispettino le normative volte a favorire un ambiente di lavoro e di rappresentanza più equo. La legge prevede anche la relazione di genere obbligatoria per le aziende con un numero di dipendenti compreso tra 15 e 50, strumento che incentiva una maggiore trasparenza e promuove la partecipazione femminile nelle realtà lavorative e istituzionali.

Roberto Dipiazza e la politica triestina: un contesto storico e attuale

Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste dal 2016 e confermato nelle elezioni amministrative di ottobre 2021, è una figura nota nel panorama politico locale. La sua carriera amministrativa si inserisce in una lunga serie di sindaci che hanno guidato la città, con un mandato quinquennale che lo vedrà in carica fino al 2027 salvo imprevisti. La città di Trieste, con il suo storico Palazzo del Municipio in Piazza Unità d’Italia, rappresenta un laboratorio politico importante per il Friuli-Venezia Giulia e l’Italia nord-orientale.

Il recente episodio ha messo in luce come, nonostante i progressi normativi e sociali, permangano atteggiamenti e mentalità che ostacolano la piena affermazione dei diritti delle donne, specie in ambito politico. La risposta della comunità civile e delle istituzioni a queste dichiarazioni sarà decisiva per comprendere quanto sia stato recepito il messaggio di cambiamento e rispetto verso la parità di genere nelle istituzioni.

Tags: Trieste

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