Roma, 8 novembre 2025 – Il Movimento 5 Stelle (M5S), guidato dal presidente Giuseppe Conte, si schiera con fermezza contro la riforma della giustizia oggetto del prossimo referendum. In occasione dell’evento finale di UNITE, l’iniziativa del M5S dedicata alla democrazia deliberativa, Conte ha dichiarato che il partito parteciperà attivamente ai comitati per il no al referendum sulla giustizia, definendo la legge come una realizzazione del “disegno della rinascita della P2 di Gelli”.
Per Conte il vero problema non è la separazione delle carriere
Il leader pentastellato ha sottolineato che il vero problema non riguarda la separazione delle carriere, “che sono già separate”, ma aspetti ben più profondi del sistema giudiziario italiano. Conte ha affermato che il Movimento si impegnerà convintamente a tutti i livelli nella battaglia politica contro la legge in discussione, denunciando ciò che definisce una narrazione fuorviante rivolta a cittadini e imprenditori.
La posizione del M5S si inserisce in un contesto di crescente mobilitazione popolare e politica attorno al referendum, che ha già visto una significativa affluenza pur non raggiungendo il quorum necessario per la sua validità. Il Movimento, nato nel 2009 da un’idea del comico Beppe Grillo e oggi con oltre 88 mila iscritti, continua a puntare su temi come la giustizia sociale, l’ambientalismo e la democrazia diretta.
La linea politica del Movimento su altri temi chiave
Sempre durante l’evento di UNITE, Conte ha risposto anche alle domande riguardo una possibile patrimoniale, negando che questa sia all’ordine del giorno per il M5S. Rivolgendosi direttamente alla premier Giorgia Meloni, ha ricordato che la vera patrimoniale sono “le vostre tasse record”, riferendosi all’attuale pressione fiscale che, secondo lui, grava pesantemente sul ceto medio e sulle fasce più deboli della popolazione italiana.
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