Roma, 25 settembre 2025 – Nel corso di un acceso confronto televisivo andato in onda su La7, l’ex presidente della Camera Gianfranco Fini ha affrontato con la giornalista Lilli Gruber riguardo alla delicata questione del riconoscimento dello Stato palestinese da parte dell’Italia. Il dibattito, trasmesso nel programma di approfondimento politico “Otto e Mezzo”, ha messo in luce le posizioni attuali di due figure di spicco del panorama politico e mediatico italiano, entrambe con un passato di rilievo e un ruolo ancora influente nel dibattito pubblico.
Il dibattito tra Gianfranco Fini e Lilli Gruber
Gianfranco Fini ha ribadito la sua posizione favorevole al riconoscimento del Stato palestinese, ma con una sottolineatura importante: “Oggi sarebbe un gesto simbolico”. Fini ha spiegato che non esiste una leadership palestinese unitaria e credibile con cui Israele possa avviare un dialogo costruttivo, evidenziando la complessità geopolitica dell’area. L’ex leader di Alleanza Nazionale ha aggiunto che “la destra italiana non ha mai negato il diritto dei palestinesi a una patria, e Giorgia Meloni ne è consapevole”. Tuttavia, Fini ha avvertito sulle possibili conseguenze negative di un riconoscimento affrettato, definendolo un “gesto fortemente simbolico” che deve essere valutato con attenzione nel contesto internazionale attuale.
Riguardo alla situazione a Gaza, Fini ha preferito evitare etichette come “genocidio” o “strage di massa”, invitando a concentrarsi sulle azioni concrete per porre rimedio alla crisi umanitaria. A proposito del tema legato ai droni sulla Flotilla, ha definito il gesto più una “azione di disturbo“ che un vero e proprio attacco, riconoscendo la natura umanitaria, ma anche politica, dell’iniziativa. Infine, ha espresso un giudizio critico sul livello del dibattito politico italiano, giudicandolo “abbassato” e privo della qualità che caratterizzava gli anni passati.
Dall’altra parte Lilli Gruber, giornalista e conduttrice di rilievo, ha assunto nel corso della trasmissione il ruolo di interlocutrice, ponendo domande dirette e insistenti a Fini. Gruber mantiene oggi una posizione critica e analitica sulle questioni di politica estera, in particolare sulla questione mediorientale. La sua conduzione di “Otto e Mezzo” è caratterizzata da un approccio rigoroso e spesso pungente, che mira a stimolare un confronto serrato sui temi di attualità.
Il contesto politico italiano e internazionale
Il dibattito tra Gruber e Fini si inserisce in un quadro politico italiano segnato da tensioni e complessità su temi internazionali come il conflitto israelo-palestinese. La posizione del governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, resta cauta ma aperta al riconoscimento, consapevole delle implicazioni diplomatiche e della necessità di un equilibrio tra sostegno ai diritti palestinesi e mantenimento di buone relazioni con Israele. Nel frattempo, l’opinione pubblica e gli attori politici continuano a confrontarsi su come l’Italia possa contribuire a una soluzione pacifica e duratura, evitando atti simbolici che rischierebbero di peggiorare ulteriormente la situazione già delicata.






