Napoli, 6 ottobre 2025 – Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, è tornato a esprimersi sulla recente manifestazione nazionale tenutasi a Roma, sottolineando la necessità che chi detiene responsabilità politiche ascolti attentamente le istanze del Paese. In un momento complesso, segnato da tensioni sociali e proteste di piazza, Landini ha ribadito il rigetto della violenza e ha richiamato il ruolo dello Stato nel garantire la sicurezza e i diritti dei cittadini onesti.
Landini: no alla violenza, sì all’ascolto del Paese
Durante l’assemblea della Cgil Campania, Landini ha commentato la manifestazione di sabato scorso nella Capitale, un evento che ha visto la partecipazione di circa tre milioni di cittadini. “A Roma la manifestazione ha detto ai violenti ‘voi non c’entate nulla con noi e siete fuori’”, ha precisato il leader sindacale. Landini ha poi evidenziato come la presenza massiccia di persone “perbene” in piazza rappresenti la difesa dei valori della solidarietà e della giustizia sociale, opponendosi all’idea che l’intera protesta possa essere ridotta a episodi di violenza compiuti da criminali.
Il segretario della Cgil ha sottolineato che di fronte a queste situazioni sono le forze dell’ordine e lo Stato a dover intervenire per proteggere i cittadini onesti da chi tenta di strumentalizzare le proteste. “A questo punto è necessario che ci siano degli atti politici che vadano in questa direzione”, ha aggiunto, invitando chi ha responsabilità politiche ad avere l’umiltà di ascoltare il Paese e le sue richieste.
La difesa del diritto di sciopero e la mobilitazione contro le scelte governative
Rispondendo alle proposte avanzate dalla Lega di sanzionare i promotori delle manifestazioni in cui avvengono scontri, Landini ha ribadito con fermezza la sacralità del diritto di sciopero e di manifestazione, sancito dalla Costituzione italiana. “È chiaro che è partita un’operazione per mettere in discussione il diritto di sciopero, il diritto di manifestare. Questo è un diritto sancito dalla nostra Costituzione”, ha dichiarato il segretario Cgil a margine dell’assemblea campana.
Landini ha definito inaccettabile la logica che mira a criminalizzare la protesta pacifica e democratica, evidenziando invece il contributo positivo di milioni di persone – giovani, donne, famiglie, lavoratori e pensionati – scese in piazza per difendere l’onore del Paese e per promuovere valori fondamentali come la fraternità, la solidarietà e la giustizia sociale.
La lotta per la pace e le scelte economiche: un impegno integrato
Nel corso dell’assemblea della Cgil Campania, Landini ha collegato la mobilitazione sociale alle scelte di politica economica e sociale necessarie nel Paese. Dopo le giornate di protesta che hanno coinvolto milioni di persone e una nuova generazione di giovani, il leader sindacale ha ribadito l’importanza di coniugare la lotta per la pace con una riforma profonda delle politiche pubbliche.
“Stiamo dicendo no alla politica del riarmo – ha affermato – è necessario dare risposte ai problemi concreti delle persone, dal salario a una vera riforma fiscale, da investimenti seri nella sanità pubblica, nella scuola e nell’industria, fino all’eliminazione della precarietà e dei subappalti che impoveriscono i lavoratori e aumentano gli infortuni sul lavoro”.
Landini ha anche annunciato la giornata di mobilitazione nazionale prevista per sabato 25 ottobre a Roma, che si concentrerà sull’“agenda sociale”, comprendente lavoro, salari, fisco e pensioni, e sarà accompagnata da ore di sciopero proclamate dalle categorie. La protesta si inserisce in un contesto internazionale drammatico, segnato dalla guerra in Gaza e da “un’azione di vera e propria occupazione” definita da Landini di gravità senza precedenti. Per questo motivo, la Cgil ha chiesto che i governi sospendano ogni accordo con Israele finché il massacro non venga fermato.






