Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha incontrato oggi a Roma Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, per discutere della recente manovra economica in fase di approvazione. Al centro del confronto, le critiche del sindacalista sulla manovra e le proposte avanzate dalla CGIL per modificarla.
Landini: “La manovra non ha il consenso del Paese”
Al termine dell’incontro durato circa due ore e mezza nella sede del Nazareno, Landini ha ribadito con forza che la manovra economica “non ha il consenso del Paese, non ha il consenso delle persone che per vivere hanno bisogno di lavorare”. Il segretario generale ha annunciato che nei prossimi giorni sono previsti ulteriori incontri con le forze politiche, sia di governo che di opposizione, con l’obiettivo di chiedere non solo un cambiamento della manovra in Parlamento, ma anche la riapertura di un confronto e di una trattativa con le organizzazioni sindacali.
Landini ha spiegato che le ragioni alla base dello sciopero generale proclamato per il 12 dicembre sono molteplici e riguardano temi fondamentali come il salario e la restituzione del drenaggio fiscale. In particolare, ha sottolineato la proposta di introdurre una patrimoniale mirata: un contributo di solidarietà destinato a 500mila persone con ricchezze superiori ai due milioni di euro, per recuperare complessivamente 26 miliardi di euro.
Condivisione delle proposte con il Pd
Durante l’incontro con Schlein, Landini ha evidenziato che nel dialogo con il Partito Democratico le proposte della CGIL sono state condivise e accolte con attenzione. La segretaria dem ha ascoltato le motivazioni che hanno portato il sindacato alla decisione di indire lo sciopero e le richieste di modifica su tutti i punti critici della manovra.
La discussione ha toccato temi cruciali per il mondo del lavoro e per le fasce più deboli della popolazione, confermando la volontà di lavorare a un testo più equo e sostenibile. Landini ha ribadito che la manovra, così com’è, rischia di penalizzare chi lavora e vive di salario, mentre si deve intervenire a favore di una maggiore giustizia fiscale e sociale.
L’incontro di oggi segna un momento importante nel confronto tra sindacati e partiti politici, in un clima di crescente tensione sociale e politica in vista delle mobilitazioni annunciate per il prossimo mese.





