Roma, 5 settembre 2025 – Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, rilancia la sua richiesta al governo: restituire mille euro in media a ogni lavoratore e pensionato per compensare le imposte aggiuntive pagate negli ultimi anni a causa del cosiddetto “drenaggio fiscale“. L’appello arriva in un’intervista a La Repubblica, dove Landini denuncia un aggravio fiscale pari a 24 miliardi di euro in più di Irpef pagati dai contribuenti.
Landini, la richiesta di restituzione del “fiscal drag”
Secondo Maurizio Landini, questa somma rappresenta un peso insostenibile per famiglie e lavoratori: “Il sistema fiscale va riformato con un meccanismo automatico di indicizzazione“, spiega il leader sindacale, sottolineando che non bastano semplici ritocchi all’Irpef. La proposta della CGIL mira a una riforma strutturale del fisco che favorisca il lavoro, puntando soprattutto su una lotta efficace all’evasione fiscale e sull’adozione di una tassazione progressiva di patrimoni, rendite e profitti.
Il sindacato annuncia inoltre che porterà in piazza a ottobre una manifestazione per contrastare la precarietà, la difficoltà economica di chi non riesce nemmeno a curarsi o a concedersi un periodo di svago.
Posizione netta sulla politica e sulle spese governative
Landini chiude ogni speculazione su una sua possibile discesa in politica, affermando con fermezza: “Sarò segretario generale della CGIL anche durante le elezioni del 2027. Togliamo quest’argomento dal tavolo“.
Critico anche verso le scelte del governo in materia di difesa e infrastrutture, Landini definisce il caso del Ponte sullo Stretto un “pasticcio” che conferma come quell’opera sia una “dispersione di risorse” in un momento in cui servirebbero investimenti in ferrovie, sanità, scuole e case popolari. Allo stesso modo, contesta l’aumento della spesa per riarmo e la politica energetica che, a suo dire, si basa sull’acquisto di gas dagli USA a prezzi non chiari, senza una strategia energetica coerente.
In vista delle prossime iniziative sindacali, la CGIL, sotto la guida di Landini, conferma un ruolo attivo nella mobilitazione sociale per tutelare i diritti dei lavoratori e migliorare le condizioni economiche e sociali nel Paese.






