Landini critica le misure del governo, segnalando come l’inflazione eroda i salari del pubblico impiego e chiedendo interventi concreti per difendere il potere d’acquisto.
Firenze, 27 giugno 2025 – Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha espresso critiche severe nei confronti dell’operato del governo in materia di politiche salariali per il pubblico impiego, intervenendo alla Festa Fiom di Firenze. Il leader sindacale ha sottolineato come le attuali proposte governative non garantiscano una reale tutela del potere d’acquisto dei lavoratori pubblici.
Landini denuncia la perdita del potere d’acquisto nel pubblico impiego
“Le operazioni che il governo sta facendo per i lavoratori del pubblico impiego in realtà programmano la riduzione del potere d’acquisto”, ha affermato Landini, evidenziando che un aumento salariale del 6% in un contesto di inflazione al 18% equivale in realtà a una perdita di valore reale del salario. Secondo il segretario della CGIL, questa dinamica non fa altro che aumentare le diseguaglianze salariali senza offrire una reale tutela ai lavoratori.
Questa dichiarazione arriva in un momento cruciale, in cui la questione dei rinnovi contrattuali e degli adeguamenti salariali è al centro del dibattito tra sindacati e istituzioni. Landini ha inoltre ricordato l’incontro recente con Confindustria, dove la CGIL ha chiesto lo sblocco dei contratti, a partire da quelli dei metalmeccanici e delle telecomunicazioni, sottolineando la necessità che il governo dia risposte concrete ai lavoratori.
Il ruolo di Landini e le sfide sindacali attuali
Maurizio Landini, nato a Castelnovo ne’ Monti nel 1961, è una figura di spicco del sindacalismo italiano. Dal 24 gennaio 2019 ricopre la carica di segretario generale della CGIL, dopo un lungo percorso all’interno della FIOM, dove è stato segretario generale dal 2010 al 2017. La sua esperienza e il suo impegno sono noti soprattutto per la difesa dei diritti dei lavoratori metalmeccanici e per la sua capacità di affrontare temi complessi come la ristrutturazione industriale e le politiche salariali.
Nel corso degli anni, Landini si è distinto per il suo stile diretto e per un approccio che pone al centro la tutela dei salari e della dignità del lavoro. Le sue dichiarazioni alla Festa Fiom di Firenze confermano la continuità di questo impegno, in un momento in cui il sindacato continua a monitorare con attenzione le proposte del governo e a chiedere misure più incisive per contrastare l’erosione del potere d’acquisto causata dall’inflazione.
La mobilitazione sindacale, quindi, resta alta, e la CGIL, sotto la guida di Landini, si prepara a sollecitare ulteriormente il governo affinché si adottino politiche più efficaci a tutela dei lavoratori del settore pubblico e privato. La stagione dei rinnovi contrattuali è appena iniziata, e le prossime settimane saranno decisive per definire l’assetto salariale e normativo del lavoro in Italia.





