Roma, 26 novembre 2025 – Durante la presentazione del libro “Finimondo” di Bruno Vespa, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha affrontato il tema della legge elettorale, sottolineando i limiti del suo ruolo attuale e le difficoltà politiche legate a una possibile riforma.
La Russa: “Ho una gabbia istituzionale, non posso occuparmi della legge elettorale”
Il presidente del Senato ha dichiarato con chiarezza: “Non ho naturalmente il compito in questa fase, e me ne dispiace molto, di occuparmi della legge elettorale“. La Russa ha spiegato che questa limitazione è dovuta a una sorta di “gabbia” che incatena il ruolo istituzionale del presidente del Senato e non la sua persona. Tuttavia, ha aggiunto di avere sufficienti informazioni per affermare che l’ipotesi di una discussione sulla legge elettorale non è esclusiva di Fratelli d’Italia, ma riguarda tutte le forze politiche, alcune con timore, altre con desiderio.
La Russa ha evidenziato come, dopo le elezioni regionali in Veneto, Puglia e Campania, il tema della legge elettorale sia tornato al centro del dibattito politico nazionale, con il Governo che punta a un rapido iter parlamentare per garantire maggiore stabilità al Paese.
Rischio stallo e appello bipartisan per una nuova legge elettorale
Nel suo intervento, La Russa ha manifestato preoccupazione per il rischio di uno stallo al Senato con l’attuale legge elettorale: “Con l’attuale legge elettorale c’è il rischio di un pareggio quanto meno al Senato con una situazione di stallo, che non favorisce alcun partito ma danneggia i cittadini“. Ha sottolineato il pericolo che, in tali condizioni, il governo non venga scelto direttamente dagli elettori ma debba nascere da soluzioni alternative, come un esecutivo tecnico.
Il presidente del Senato si è detto auspicare un accordo bipartisan sulla legge elettorale: “Deve pensare ai cittadini e a chi servirà, non si può sapere oggi chi ne sarà il beneficiario“. Questa posizione è in linea con il clima di dibattito emerso anche nei programmi di approfondimento politico come “Tutta la città ne parla” di Rai Radio 3, dove esperti e opinionisti discutono delle implicazioni delle riforme elettorali in un contesto caratterizzato da un crescente astensionismo e da una domanda di stabilità politica.
La Russa, figura di spicco di Fratelli d’Italia e presidente del Senato dal 2022, rimane dunque un osservatore attento ma limitato nel suo intervento diretto sulla legge elettorale, segnando un confine istituzionale tra il ruolo e le aspirazioni politiche in vista delle prossime sfide parlamentari.
Sul premierato
Per portare a termine la riforma del premierato “i tempi ci sono è sempre una scelta politica, se la maggioranza decide di utilizzare il tempo che resta per questo obiettivo politico i tempi ci sono, il problema è la scelta politica“. Ma “non vedo oggi la possibilità di immaginare quale sarà la scelta politica“.
Così il presidente del Senato Ignazio La Russa alla presentazione del libro di Bruno Vespa, sottolineando che “secondo me l’errore è stato quello di partire con il premierato e non con il presidenzialismo perché si immaginava di arrivare a una dialogo con le opposizioni. Spetterà alla maggioranza decidere se cambiare il modo così drastica la Costituzione, perché sarebbe un grande cambiamento senza l’opposizione, perché i numeri ci sono. La sinistra lo ha fatto” ma “la maggioranza si preoccupa di questo vulnus“.
