Roma, 14 ottobre 2025 – Nel corso degli Stati generali della ricerca medico-scientifica, tenutisi oggi nella sala Koch di Palazzo Madama, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha animato il dibattito sul futuro della ricerca italiana, sottolineando l’importanza dell’innovazione tecnologica, in particolare dell’intelligenza artificiale (IA), pur mettendo in guardia sulla necessità di un suo uso responsabile e attento.
Ignazio La Russa ha sottolineato anche l’importanza di valorizzare il capitale umano rappresentato dai ricercatori italiani, spesso costretti a emigrare per mancanza di adeguate risorse e prospettive nel nostro Paese. La Russa ha evidenziato la necessità di intensificare gli sforzi per il rientro dei cosiddetti “cervelli in fuga”, auspicando azioni concrete e mirate a sostenere la ricerca scientifica, la sperimentazione clinica e l’innovazione tecnologica.
La Russa, la sfida dell’intelligenza artificiale nella ricerca medico-scientifica
Ignazio La Russa, in carica come presidente del Senato dal 13 ottobre 2022 e figura di spicco della politica italiana, ha espresso il proprio onore nel salutare l’evento alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il tema centrale del suo intervento è stato il ruolo cruciale dell’IA nel trasformare profondamente il settore medico-scientifico, sottolineando come questa tecnologia rappresenti una vera e propria rivoluzione destinata a incidere su ambiti sanitari, economici e sociali. Tuttavia, ha evidenziato che l’intelligenza artificiale deve essere “maneggiata con cura” per evitare rischi e garantire un’applicazione etica e sostenibile.
La Russa ha inoltre posto l’accento sulla necessità di una sinergia efficace tra istituzioni pubbliche e private, università, sistema sanitario e imprenditoria, al fine di promuovere un ecosistema di ricerca innovativo e competitivo a livello internazionale. Ha rimarcato l’importanza del trasferimento tecnologico, cioè della rapidità con cui le scoperte scientifiche vengono tradotte in applicazioni concrete, e ha sottolineato il ruolo essenziale della formazione universitaria per le nuove generazioni di ricercatori.
Un percorso condiviso per la ricerca italiana
Il presidente del Senato La Russa ha definito l’incontro come l’inizio di un percorso di collaborazione e condivisione che coinvolgerà il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Ministero della Salute. L’obiettivo è la redazione di un Libro Bianco dedicato alla ricerca scientifica che guiderà le strategie future del Paese in questo settore. Questo documento sarà uno strumento fondamentale per coordinare gli investimenti e orientare le politiche pubbliche verso un modello di sviluppo sostenibile, capace di affrontare le complesse sfide attuali.
Tra gli ospiti dell’evento, oltre al presidente Mattarella, erano presenti rappresentanti di spicco del mondo accademico, istituzionale e imprenditoriale, a testimonianza dell’importanza trasversale della ricerca medico-scientifica per il sistema italiano.
La Russa, la sfida del rientro dei cervelli: incentivi e politiche di sostegno
Il presidente del Senato ha ricordato che, negli ultimi anni, l’Italia ha adottato diverse misure per attrarre i ricercatori che lavorano all’estero, tuttavia, “occorre continuare su questa strada con ancora maggiore coraggio e determinazione”. Le politiche di incentivo si basano principalmente su agevolazioni fiscali e programmi di supporto per favorire il ritorno di professionisti altamente qualificati, inclusi docenti, laureati e ricercatori, attraverso strumenti normativi strutturali come la Legge di Bilancio 2017 e il Decreto Internazionalizzazione (D.Lgs. 147/2015). Questi provvedimenti prevedono esenzioni fiscali fino al 90% per un periodo massimo di cinque anni, rivolti a chi trasferisce la propria residenza fiscale in Italia dopo aver maturato almeno due anni di esperienza lavorativa o di studio all’estero.
Ricerca e innovazione: un investimento per il futuro della nazione
La Russa ha definito la ricerca come un pilastro fondamentale per la tutela della vita, della salute, della sicurezza e della dignità delle persone e della società. Ha inoltre sottolineato che gli Stati generali rappresentano “un’occasione per riflettere seriamente su quella ricchezza umana inestimabile rappresentata dai nostri ricercatori”, capaci di raggiungere risultati di rilievo internazionale nonostante le difficoltà strutturali. Nel contesto della strategia nazionale, la valorizzazione dei ricercatori rientrati deve tradursi in progetti concreti, finanziamenti adeguati e un sistema normativo funzionale a sostenere la competitività italiana nel panorama globale della scienza e tecnologia.
Il richiamo di La Russa arriva in un momento cruciale per il sistema scientifico nazionale, chiamato a invertire la tendenza dell’esodo di talenti e a promuovere un ecosistema che favorisca la crescita e l’innovazione, elementi essenziali per il progresso del Paese.






