Roma, 15 dicembre 2025 – In un momento di grande tensione geopolitica, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso oggi un forte richiamo ai principi fondamentali della diplomazia internazionale e al rispetto della legalità, intervenendo alla Conferenza degli ambasciatori presso la Farnesina. Nel suo discorso, Mattarella ha denunciato con fermezza l’azione della Federazione Russa in Ucraina, sottolineando come questa violi il principio cardine del rifiuto di ridefinire con la forza gli equilibri e i confini in Europa.
L’avvertimento di Mattarella
Il capo dello Stato ha ribadito che permane l’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, con gravi conseguenze in termini di vittime e distruzioni. “Nonostante gli sforzi negoziali in corso, la Russia intende infrangere il principio di non ridefinire con la forza gli equilibri e i confini nel continente europeo”, ha evidenziato Mattarella, ricordando che tale principio era già stato sancito e ritenuto inammissibile oltre mezzo secolo fa alla Conferenza di Helsinki sulla Cooperazione e Sicurezza in Europa. La recente annessione da parte della Russia di territori ucraini, non riconosciuta dalla quasi totalità della comunità internazionale, rappresenta un’ulteriore sfida all’ordine internazionale fondato sul rispetto della sovranità degli Stati.
Mattarella ha inoltre richiamato l’attenzione sull’“operazione diretta contro il campo occidentale” in corso, finalizzata a dividere le democrazie e a indebolire i valori condivisi. Ha ammonito che “non è possibile distrarsi e non sono consentiti errori” in questa fase delicata.
Il ruolo decisivo della diplomazia italiana e la sfida della legalità internazionale
Il presidente ha sottolineato il valore imprescindibile della diplomazia italiana, che rappresenta una risorsa fondamentale per la proiezione internazionale del Paese. “In tempi difficili la diplomazia si conferma uno strumento prezioso per la ricerca di percorsi negoziali e la creazione di spazi di dialogo”, ha affermato Mattarella. La diplomazia italiana, ha aggiunto, è portatrice di soft power e agisce con efficacia all’interno degli organismi multilaterali e sovranazionali come l’Unione Europea, che deve costituire una massa critica capace di contrastare ambizioni velleitarie e riaffermare la legalità internazionale.
Il Capo dello Stato ha avvertito della presenza di “inediti centri opachi di potere” che alimentano la disinformazione e cercano di minare la fiducia nelle democrazie. In un’epoca di policrisi, ha concluso, è indispensabile una “poli-diplomazia” capace di affrontare le sfide globali e prevenire il rischio di un “generale arretramento della civiltà”.
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