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Home Politica

Coppie arcobaleno, la consulta stabilisce che “entrambe le madri possono riconoscere il figlio”. Zan: “Decisione storica”

by Redazione
22 Maggio 2025
Bandiera Lgbtquia+

Bandiera Lgbt | Pixabay @Chickenonline - alanews.it

Roma, 22 maggio – La Corte Costituzionale ha emesso una sentenza contro le politiche del Governo Meloni, dichiarando incostituzionale la negazione della genitorialità per le famiglie arcobaleno. La decisione riconosce i diritti di entrambi i genitori nelle coppie omosessuali che utilizzano la procreazione medicalmente assistita. Si richiede ora una nuova legge che tuteli le famiglie omogenitoriali e i diritti dei bambini

Una recente sentenza della Corte Costituzionale, emessa il 22 maggio 2025, potrebbe rappresentare una tappa fondamentale nella battaglia per i diritti delle famiglie arcobaleno in Italia. Con la dichiarazione di incostituzionalità del divieto di riconoscimento della genitorialità per le coppie omogenitoriali che ricorrono alla procreazione medicalmente assistita all’estero, si apre un nuovo capitolo per il riconoscimento e la tutela dei diritti delle famiglie LGBTQ+. Questa decisione rappresenta non solo una vittoria per le famiglie coinvolte, ma anche un forte messaggio contro le politiche restrittive del Governo Meloni.

Riconoscimento della genitorialità

La sentenza della Consulta stabilisce che, in caso di procreazione medicalmente assistita, entrambe le madri di un bambino concepito devono essere riconosciute come genitori, a prescindere da chi partorisce. Alessandro Zan, europarlamentare del Partito Democratico e responsabile per i diritti nella segreteria, ha definito questa decisione “storica”. Secondo Zan, la sentenza fa giustizia per molte famiglie e bambini che fino ad oggi hanno dovuto lottare per il riconoscimento della loro esistenza legale. Questo riconoscimento è cruciale per garantire i diritti di tutti i membri della famiglia, contribuendo a una maggiore inclusione sociale.

Critiche al governo

Il governo di Giorgia Meloni ha ricevuto forti critiche per la sua posizione contro le famiglie arcobaleno ed è stato accusato di trascinare genitori e figli nei tribunali e di calpestare diritti fondamentali. La Corte Costituzionale ha chiarito che tali provvedimenti sono in contrasto con i principi della Costituzione italiana.

Un precedente giuridico importante

La sentenza non solo riconosce i diritti delle famiglie omogenitoriali, ma stabilisce anche un precedente giuridico significativo, evidenziando la necessità di una legge che tuteli pienamente le famiglie arcobaleno. Diverse associazioni, tra cui Rete Lenford, hanno espresso soddisfazione per la decisione, sottolineando l’importanza di questa battaglia che dura da oltre un decennio. Inoltre, molti sindaci, come Sergio Giordani di Padova, hanno sostenuto pubblicamente questa causa, contribuendo a creare un clima di maggiore accettazione e tutela per le famiglie omogenitoriali in Italia.

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