Milano, 13 ottobre 2025 – L’Italia sembra voler rallentare sull’introduzione di norme più rigide per limitare l’uso dei Social gli under 15, una misura che diversi Paesi europei stanno già portando avanti. Nazioni come Francia, Spagna, Grecia e Danimarca hanno avviato processi legislativi per aumentare l’età minima d’accesso alle piattaforme digitali, mentre l’Australia ha già approvato leggi in tal senso.
Durante l’ultima riunione del Consiglio dei ministri, il tema è stato affrontato in modo approfondito. Secondo quanto riportato dall’AGI, la premier Giorgia Meloni ha presentato un’informativa sulle direttive europee riguardanti la tutela dei minori online, invitando i ministri a mantenere una linea comune e a consultarsi con il responsabile delle Politiche comunitarie, Tommaso Foti. L’obiettivo, ha spiegato la premier, è quello di agire con prudenza, senza adottare posizioni affrettate o divisioni interne.
Social per gli under 15: il dibattito politico sull’età minima
Il confronto politico si è acceso dopo le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che ha espresso pieno sostegno alla proposta di innalzare l’età minima per accedere ai social network. Valditara ha ricordato che molti Paesi europei hanno già sperimentato con successo questo tipo di restrizioni, evidenziando il forte consenso a livello comunitario sul tema dei Social agli under 15. Tuttavia, la premier Meloni avrebbe mostrato un approccio più cauto, sottolineando che anche se l’Unione Europea incoraggia questa stretta, non è detto che l’Italia debba seguirla obbligatoriamente. Il messaggio è chiaro: Roma non intende aderire automaticamente a nuovi divieti o limitazioni, ma preferisce valutare soluzioni nazionali più equilibrate.

L’Europa e le proposte italiane sui Social per gli under 15
Nel frattempo, la Commissione europea ha pubblicato nuove linee guida legate al Digital Services Act (DSA), che stabiliscono come le piattaforme online debbano proteggere i minori. Tra le misure proposte c’è la possibilità per gli Stati membri di fissare una “maggiore età digitale”, vietando l’uso dei social media ai più piccoli o richiedendo l’autorizzazione dei genitori. Fuori dall’Europa, l’Australia ha già approvato nel 2024 una legge che vieta l’uso di piattaforme come TikTok, X, Facebook e Instagram ai minori di 16 anni.
In Italia, invece, sono attualmente quattro le proposte di legge in discussione in Parlamento sul tema dei Social per gli under 15. Tutte prevedono che l’attivazione di un account sui social network sia consentita solo ai ragazzi con almeno 15 anni, salvo consenso esplicito dei genitori. L’ultimo disegno di legge, firmato dalla senatrice leghista Erika Stefani, propone invece di vietare del tutto l’uso dei social ai minori di 14 anni.






