La Commissione Europea “sgrida” l’Italia sui temi di conflitti d’interesse e sulla libertà e sicurezza dei giornalisti
Nel suo rapporto 2025 sullo Stato di diritto in Italia, la Commissione europea ha evidenziato progressi limitati, ridotti o nulli rispetto alle raccomandazioni chiave espresse nel 2024. In particolare, l’attenzione si concentra sulle norme riguardanti il conflitto d’interessi e la regolamentazione delle lobby, nonché sulla protezione della libertà e sicurezza dei giornalisti.
Norme sul conflitto d’interessi e registri delle lobby
Il rapporto sottolinea come l’Italia non abbia compiuto passi significativi nell’istituzione di un registro nazionale delle lobby, strumento ritenuto fondamentale per garantire trasparenza e prevenire pratiche opache nell’ambito politico. Inoltre, viene criticata la mancata capacità di affrontare efficacemente e tempestivamente la pratica di convogliare donazioni attraverso fondazioni e associazioni politiche, fenomeno che può alimentare conflitti d’interesse e influenze indebite.
Questi aspetti, secondo la Commissione, rappresentano un ostacolo per il pieno rispetto delle regole democratiche e per la tutela della trasparenza nelle istituzioni italiane.
Tutele insufficienti per i giornalisti in Italia
Altro punto dolente riguarda la protezione dei giornalisti, con il rapporto che evidenzia l’assenza di progressi nel proseguimento dell’iter legislativo relativo alla riforma della diffamazione e alla tutela del segreto professionale. La mancanza di aggiornamenti normativi in questo settore lascia ancora scoperti i professionisti dell’informazione, esponendoli a rischi e limitando l’efficacia del loro ruolo di controllo democratico.
L’Italia, che con i suoi quasi 59 milioni di abitanti è tra i principali Stati membri dell’Unione europea, è chiamata a intervenire per rafforzare il quadro legislativo e garantire maggiore trasparenza e tutela dei diritti fondamentali nel settore politico e mediatico.
Il rapporto della Commissione si inserisce in un contesto di crescente attenzione europea verso la qualità delle istituzioni democratiche e la libertà di stampa, elementi essenziali per il funzionamento dello Stato di diritto all’interno dell’Unione.






