Iran, l’appello della figlia di un prigioniero politico: “E’ innocente. Salvategli la vita”
Maryam Hassani dal 2022 chiede la liberazione del genitore da Ghezel Hesar dove rischia l’esecuzione
Politica (Teheran). Nel 2024 in Iran sono state quasi 1000 le esecuzioni a morte portate avanti dal regime di Teheran, un record che si sta ripetendo nel 2025 e che spinge numerose Ong a chiedere l’intervento della Comunità internazionale. Tra i prigionieri politici rinchiusi nel carcere di Ghezel Hesar – dove si registra il più alto numero di uccisioni – c’è anche Mehdi Hassani. “Mio padre è accusato di ribellione armata, di aver mosso guerra a Dio, di corruzione sulla terra e di far parte dei Mujaheddin del Popolo. Ma è innocente. Voleva solo libertà e giustizia per l’Iran”, racconta Maryam, la figlia dell’uomo in carcere dal 2022. Amnesty International denunciò il processo falsa di Hassani. “E’ durato solo 5 minuti ed è stato torturato per avere una falsa confessione”, continua. La donna è molto preoccupata perché non ha “contatti regolari” con il padre. Con lui, tanti altri prigionieri. “Chiedo alle Nazioni Unite, al signor Turk e ai funzionari Ue per i diritti umani di agire ora”, ha concluso. (Davide Di Carlo/alanews)