Verona, 16 ottobre 2025 – Prosegue la polemica sulle dichiarazioni dell’eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Salis in merito alla tragica vicenda di Castel d’Azzano, piccolo comune in provincia di Verona, dove recentemente tre carabinieri hanno perso la vita nell’esplosione di un casolare. Salis ha risposto con fermezza alle accuse ricevute dopo un suo post sulla crisi abitativa e sulle cause sociali alla radice di tali eventi.
La replica di Ilaria Salis: “Campagna d’odio e strumentalizzazioni”
In un messaggio pubblicato da Bruxelles, la parlamentare europea ha denunciato una “campagna d’odio promossa dai soliti giornali e rilanciata dalle forze politiche di destra”, che avrebbe strumentalizzato un suo post su Facebook riguardante la crisi abitativa. Salis sottolinea come le sue parole siano state distorte, attribuendole frasi mai pronunciate e incitando una serie di attacchi sui suoi canali social, molti dei quali provenienti da profili fake.
Nel suo post originario, l’eurodeputata aveva evidenziato come alla base dei gesti disperati e tragici di Castel d’Azzano vi sia “una questione sistemica: la negazione di un diritto fondamentale, che genera sofferenza e disagio in fasce sempre più ampie della popolazione”. Ha poi rimarcato la corresponsabilità della politica e del sistema capitalistico che ha trasformato la casa da bene essenziale a bene speculativo.
Le cause del disagio sociale
Sulla piattaforma X, Salis ha ribadito il suo dolore per la morte delle tre persone e la vicinanza alle loro famiglie, ma ha anche richiamato la necessità che la politica affronti le cause profonde del disagio sociale. Ha concluso affermando che chi attacca queste posizioni probabilmente ha “la coscienza sporca”, sostenendo che per alcuni la proprietà privata viene prima dei bisogni umani fondamentali.
Anfp e Siap contro Ilaria Salis: “Parole offensive verso i carabinieri uccisi”
Le dichiarazioni di Salis hanno suscitato dure reazioni da parte dei sindacati di polizia. In una nota congiunta, Enzo Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp), e Giuseppe Tiani, segretario generale del Siap, hanno definito le parole della deputata “gravemente inopportune e offensive” nei confronti delle vittime e di tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine.
“Nessun alibi per la violenza”
I due segretari hanno criticato l’interpretazione di Salis, secondo cui l’episodio andrebbe collegato a condizioni di disagio sociale o alla crisi abitativa. “Tentare di ricondurre un atto di violenza deliberato e pianificato contro rappresentanti delle istituzioni a presunte cause di povertà o emarginazione – hanno affermato Letizia e Tiani – significa distorcere la realtà e oscurare la natura criminale e premeditata dei fatti. La disperazione o la povertà non possono mai essere un alibi per la violenza”.
“Un gesto criminale, non una reazione sociale”
Secondo Anfp e Siap, chi sceglie di colpire le forze dell’ordine “non è una vittima del sistema, ma un aggressore dello Stato e della convivenza civile”. I sindacati hanno espresso sorpresa e rammarico per il fatto che, in un momento di lutto nazionale, una rappresentante delle istituzioni europee abbia “preferito offrire una lettura ideologica” invece di esprimere un messaggio di solidarietà e cordoglio per i tre carabinieri caduti.
“Le parole di Salis – concludono Letizia e Tiani – offendono il senso stesso di legalità e di giustizia, valori che ogni servitore dello Stato difende ogni giorno con impegno e sacrificio.”
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