La plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo ha approvato oggi l’immunità a favore dell’eurodeputata Ilaria Salis, rappresentante del gruppo Avs. La decisione è arrivata al termine di una votazione al cardiopalma: su 628 eurodeputati presenti, 306 hanno votato a favore, 305 contro, mentre 17 si sono astenuti. Il voto si è svolto a scrutinio segreto, come previsto dal regolamento interno dell’Eurocamera.
L’atmosfera dopo il voto sull’immunità di Ilaria Salis
Subito dopo l’annuncio del risultato, l’atmosfera tra i colleghi è stata di grande entusiasmo. Baci, abbracci e persino un mazzo di fiori hanno accolto Salis, che ha ricevuto calorosi applausi e manifestazioni di vicinanza. Momenti di gioia collettiva che hanno mostrato quanto il voto fosse sentito tra i membri dell’assemblea.
La decisione di concedere l’immunità arriva in un contesto delicato per l’eurodeputata, la cui posizione era oggetto di valutazione interna. Il pronunciamento della plenaria rappresenta quindi un passo importante per la tutela della funzione parlamentare, secondo le prerogative stabilite dalle regole dell’Eurocamera.
Le parole dell’eurodeputata
“Questo voto è una vittoria per la democrazia, lo stato di diritto e l’antifascismo. Questa decisione dimostra che la resistenza funziona. Dimostra che quando rappresentanti eletti, attivisti e cittadini difendono insieme i valori democratici, le forze autoritarie possono essere affrontate e sconfitte”. Lo ha scritto in una nota l’eurodeputata di Avs Ilaria Salis. “La lotta è tutt’altro che finita. Le minacce permangono e continuare a lottare è essenziale. Tutti gli attivisti antifascisti presi di mira per aver sfidato l’autoritarismo e le forze fasciste devono essere difesi”.
Salis: “Non rivelerò mai chi nel centrodestra mi ha aiutata”
In un’intervista rilasciata al Corriere.it, Salis ha duramente attaccato la Lega, accusandola di non averla sostenuta durante la sua vicenda giudiziaria in Ungheria. “La Lega probabilmente non è nemmeno favorevole a un processo in Italia: vorrebbero vedermi marcire in Ungheria. Sono fascisti, mentre la democrazia è antifascista”, ha dichiarato.
Salis ha definito i leghisti “i veri traditori”, sostenendo che “consegnerebbero una loro concittadina a un regime autoritario”. “Non si infierisce sul nemico, mai”, ha aggiunto, replicando così alle parole del leader del Carroccio Matteo Salvini, che aveva parlato di “traditori del centrodestra”.
Alla domanda su chi, tra le fila della maggioranza, le abbia espresso in privato solidarietà o aiuto, Salis ha preferito non fare nomi, limitandosi a dire: “Non lo farò mai”.






