Roma, 3 luglio 2025 – Il Senato della Repubblica ha dato oggi il via libera all’articolo 2 del disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati, una misura chiave della riforma dell’ordinamento giudiziario che modifica l’articolo 102 della Costituzione italiana. Il testo approvato specifica che le norme riguardanti la magistratura disciplinano anche le distinte carriere dei magistrati giudicanti e requirenti, segnando un passaggio storico nell’organizzazione del sistema giudiziario italiano.
Dettagli della riforma costituzionale sulla separazione delle carriere
L’articolo 2 del ddl, che ha superato il vaglio dell’Aula senza approvare le proposte di modifica avanzate dalle opposizioni, chiarisce che la disciplina delle carriere deve rispettare i principi di autonomia e indipendenza della magistratura, in linea con i vincoli europei e lo Stato di diritto. Successivi articoli, il 3 e il 4, dettagliano il principio della separazione delle carriere, prevedendo la costituzione di due distinti Consigli Superiori della Magistratura (CSM): uno per la magistratura giudicante e uno per la magistratura requirente.
Questi due nuovi organi saranno presieduti dal Presidente della Repubblica e avranno competenze separate, in particolare sulle assunzioni, assegnazioni, trasferimenti, valutazioni di professionalità e conferimenti di funzioni ai magistrati. Viene inoltre istituita una Alta Corte disciplinare, che assumerà le funzioni disciplinari oggi svolte dal CSM e dalla Corte di Cassazione, garantendo un sistema di controllo autonomo per entrambe le carriere.
Implicazioni
La riforma sulla separazione delle carriere rappresenta una svolta significativa nell’assetto della magistratura italiana, destinata a distinguere formalmente il percorso e le funzioni dei magistrati giudicanti da quelli requirenti, con l’obiettivo di rafforzare l’indipendenza e l’autonomia di ciascuna componente. Le novità riguardano anche le modalità di selezione e formazione, con un possibile impatto sulla struttura organizzativa e sul funzionamento del sistema giudiziario nazionale.
Per approfondire: Separazione delle carriere, ANM: “Con la riforma il governo vuole controllare i magistrati”






