Roma, 14 ottobre 2025 – Un clamoroso errore di persona ha segnato la recente nomina alla presidenza della commissione del Ministero della Salute dedicata al controllo sul doping e alla tutela della salute nelle attività sportive. Al posto del medico dello sport Attilio Parisi, rettore dell’Università di Roma Foro Italico, è stato infatti indicato il fisico e premio Nobel per la Fisica 2021 Giorgio Parisi.
Giorgio Parisi nominato per errore
Secondo quanto riportato dal quotidiano la Repubblica, l’incarico di presidente della specifica sezione del Comitato tecnico sanitario istituito dal ministro della Salute Orazio Schillaci è stato assegnato per errore a Giorgio Parisi. Il fisico, contattato direttamente, ha dichiarato di non essere stato informato né convocato per l’incarico, non essendo competente nel campo della medicina dello sport o del doping. La nomina doveva invece spettare ad Attilio Parisi, esperto riconosciuto in medicina dello sport e antidoping, con un curriculum consolidato e ruoli accademici di rilievo presso il Foro Italico di Roma.
Il Comitato, presieduto da Schillaci e composto da 14 membri provenienti da diverse istituzioni quali il Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio, il Coni, i Nas e l’Istituto Superiore di Sanità, si occupa di molteplici tematiche sanitarie, tra cui lotta all’Aids, biotecnologie e appunto doping. La presidenza di una sezione così tecnica affidata a un fisico teorico ha suscitato non poco stupore e malumori interni.
Le reazioni e le conseguenze
Nel frattempo, il Comitato tecnico sanitario si è insediato, ma Giorgio Parisi non ha partecipato ai lavori essendo all’oscuro della nomina. Attilio Parisi, contattato da Repubblica, ha dichiarato di non essere stato informato ufficialmente e di aver ricevuto solo una telefonata di scuse da parte del Ministero della Salute per l’equivoco. Fonti ministeriali hanno confermato che si è trattato di un errore dovuto alla confusione tra i due omonimi.
Il caso segue un precedente recente che aveva già messo sotto pressione il Ministero per nomine contestate nella commissione sui vaccini. Il ministro Schillaci, ora al centro delle critiche, dovrà chiarire come sia potuto accadere un simile fraintendimento nel processo di selezione di esperti così qualificati e distinti per materie di competenza.
L’invito declinato dal premio Nobel Giorgio Parisi
Oggi il premio Nobel Giorgio Parisi racconta di aver controllato con attenzione la posta e di aver trovato l’invito del ministero guidato da Orazio Schillaci. Dice di aver ringraziato per l’attenzione ma di aver subito rifiutato, poiché il tema del doping non rientra nelle sue competenze. È quindi lo stesso protagonista dell’errore a fare ciò che al ministero della Salute nessuno aveva avuto il coraggio di fare.
Quando lo sbaglio era stato scoperto, infatti, si era scelto di non ammetterlo e di procedere comunque con il decreto che nominava le varie commissioni, per evitare di dover dire “abbiamo commesso un errore” a un premio Nobel. Così si è andati avanti tra malumori e stupore degli esperti, finché Giorgio Parisi, informato da Repubblica dell’incarico, ha deciso di rifiutare l’invito.



