Roma, 11 settembre 2025 – Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha annunciato a Osaka, durante l’evento “La città eterna accoglie il futuro” al Padiglione Italia di Expo 2025, un ambizioso progetto per rendere balneabile il fiume Tevere entro cinque anni. Un obiettivo che, secondo il primo cittadino, è già in fase di realizzazione grazie a un gruppo di lavoro interistituzionale e a una stretta collaborazione con governo e Regione Lazio.
Gualtieri, il progetto per rendere balneabile il Tevere
“Entro cinque anni potremo fare il bagno nel Tevere” ha dichiarato Gualtieri, sottolineando che alcune zone del fiume sono già oggi balneabili in determinate giornate. Tuttavia, per ottenere la balneabilità completa, soprattutto nel tratto a valle dell’Aniene, sono necessari interventi specifici. Tra questi, un’attività di screening degli scarichi illegali sull’Aniene, condotta dalla polizia della Città Metropolitana, che rappresentano una delle principali cause dell’inquinamento attuale.
Il sindaco ha inoltre spiegato che sono state individuate tre o quattro azioni prioritarie da mettere in atto, con il supporto della comunità scientifica e tecnologica, per definire un cronoprogramma operativo. Anche il costo dell’operazione è in fase di stima, ma si prevede che sarà inferiore a quello sostenuto da Parigi per la riqualificazione della Senna, un fiume che partiva da condizioni ambientali più critiche.
Reazioni e sfide sul percorso
L’idea di rendere il Tevere balneabile non è nuova e ha suscitato interesse ma anche qualche scetticismo. Il governatore del Lazio, Francesco Rocca, pur condividendo l’importanza del progetto, ha invitato alla prudenza ricordando che prima di parlare di balneabilità è fondamentale mettere in sicurezza gli argini e migliorare la vivibilità delle aree fluviali.
Il dibattito è aperto anche su altre priorità: Paolo Ferrara del Movimento 5 Stelle ha sottolineato come la navigabilità del Tevere rappresenti una questione altrettanto importante, suggerendo di sviluppare un sistema di trasporto fluviale che possa contribuire a ridurre traffico e inquinamento in città.
In ogni caso, Gualtieri ha confermato l’impegno dell’amministrazione, che ora dispone degli strumenti e delle risorse necessarie per collaborare con Regione e governo per rilanciare il Tevere come risorsa ambientale e culturale per Roma e i suoi cittadini.
I rischi sanitari legati all’inquinamento del Tevere
La prospettiva di rendere balneabile il Tevere entro cinque anni, annunciata dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, apre un dibattito acceso sulla sicurezza sanitaria legata all’inquinamento delle acque fluviali. Secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), guidata dal presidente Alessandro Miani, i rischi per la salute umana derivanti dall’attuale stato delle acque del Tevere sono molto elevati e richiederanno sforzi considerevoli per garantire condizioni di sicurezza ai cittadini.
Alessandro Miani sottolinea come la presenza di batteri fecali quali l’Escherichia coli nelle acque del Tevere possa causare gravi infezioni gastrointestinali, con sintomi quali diarrea e vomito. Non solo: il contatto con acqua contaminata può provocare infezioni cutanee e oculari, fino a eruzioni e infiammazioni. Ulteriore pericolo è rappresentato dalla leptospirosi, malattia batterica trasmessa attraverso l’urina di animali come ratti e topi, con sintomi che includono febbre alta, mal di testa e dolori muscolari. A ciò si aggiungono le esposizioni agli inquinanti chimici come metalli pesanti e pesticidi, i cui effetti nocivi si manifestano nel lungo periodo.
L’esperienza delle Olimpiadi di Parigi e il caso della Senna
Il caso recente della Senna, fiume parigino tornato balneabile dopo un secolo ma ancora contaminato, rappresenta un campanello d’allarme. Durante le Olimpiadi di Parigi 2024, la triatleta belga Claire Michel ha contratto un’infezione gastrointestinale probabilmente legata all’Escherichia coli presente nelle acque, mentre altri atleti hanno riportato sintomi simili. Gli esperti hanno definito “azzardata” la decisione di far gareggiare gli atleti in acque urbane così inquinate, evidenziando come la contaminazione possa variare rapidamente a causa di eventi meteorologici o malfunzionamenti degli impianti di depurazione.
L’esperienza della Senna conferma le preoccupazioni espresse da Sima riguardo alla balneabilità del Tevere: per garantire la sicurezza sanitaria sarà necessario un impegno continuo e rigoroso nella bonifica e nel monitoraggio della qualità delle acque fluviali, al fine di tutelare la salute pubblica e prevenire rischi analoghi a quelli verificatisi nella capitale francese.






