Roma, 2 dicembre 2025 – Nel corso della trasmissione DiMartedì su La7, il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha espresso un giudizio critico nei confronti dell’attuale gestione mediatica del governo guidato da Giorgia Meloni. Conte ha sottolineato come a Meloni spetti un’ampia copertura favorevole da parte dei media, stimata intorno all’80%, una condizione che a suo avviso non ha mai avuto durante il suo mandato a Palazzo Chigi.

Conte critica la gestione mediatica di Meloni
Nel suo intervento, Conte ha dichiarato: “Quando ero a Chigi eravamo continuamente sotto attacco. Adesso, invece, abbiamo un presidente del consiglio che addirittura si vanta con Trump di potersi sottrarre al confronto con i giornalisti, con le conferenze stampa, e di avere tantissimi trombettieri che vanno dappertutto a raccontare la favola che va tutto bene, quella che arriva da Chigi”. Questa affermazione evidenzia la distanza che l’ex premier percepisce tra la sua esperienza e quella dell’attuale governo, rispetto al rapporto con i media e la trasparenza istituzionale.
La riforma della giustizia e le opportunità perse
Oltre alla critica sulla comunicazione, Conte si è soffermato anche sul tema della riforma della giustizia, definendola una misura che “non servirà in nulla ad accelerare i processi e a migliorare la giustizia, servirà solo a scudare i politici rispetto alle inchieste sgradite”. Una presa di posizione netta che denuncia, secondo il leader del M5S, un ritorno alla “casta dei politici”.
Inoltre, Conte ha riconosciuto di aver perso un’occasione non partecipando ad Atreju, manifestazione politica di rilievo, affermando: “Con Schlein avremmo avuto la possibilità di sostituirci anche alle conferenze stampa che Meloni non vuole avere e avremmo potuta incalzarla per rispondere ai dati reali a cui lei non risponde”. Questo passaggio sottolinea la volontà di Conte di costruire un percorso con le forze progressiste, senza però aver ancora definito un programma di governo, pur avendo lavorato su temi come il salario minimo e la riduzione dell’orario di lavoro.
L’analisi politica di Giuseppe Conte si inserisce in un contesto di confronto serrato tra le forze politiche italiane, con uno sguardo critico sulle dinamiche mediatiche e istituzionali del governo Meloni.






