Milano, 29 ottobre 2025 – Il componente del Garante della Privacy, Agostino Ghiglia, è al centro di una controversia mediatica dopo essere stato ripreso il 22 ottobre scorso a Roma, nei pressi della sede di Fratelli d’Italia in via della Scrofa. La vicenda è stata oggetto di una puntata della trasmissione Report, condotta da Sigfrido Ranucci, che ha sollevato interrogativi sull’attività del Garante in relazione a un procedimento su reclami riguardanti la privacy. Ghiglia ha rilasciato una dichiarazione all’ANSA in cui si dice ancora indeciso se procedere con una denuncia per il pedinamento subito, lamentando i costi legali derivanti dalla necessità di sostenere due avvocati, uno proprio e uno di Report.
L’attività del Garante sotto la lente: le parole di Ghiglia
In risposta alle accuse e alle ricostruzioni riportate da Report, Agostino Ghiglia ha sottolineato la necessità di tempi adeguati per una ricostruzione corretta e non faziosa degli eventi, evidenziando l’assoluta linearità e trasparenza dell’operato del Collegio e dei funzionari del Garante della Privacy. Ghiglia ha dichiarato: “Nonostante l’acclarato sottodimensionamento, gli uffici investono tutte le energie per tutelare i diritti delle persone, senza alcun favoritismo o via preferenziale“.
Il riferimento alla clip trasmessa da Report riguarda una richiesta che Ghiglia avrebbe fatto alla dottoressa Cristiana Luciani, ex capo della sua segreteria, per aggiornamenti sullo stato dei reclami. Il componente del Garante ha precisato che tali richieste non rappresentano in alcun modo un tentativo di interferire nelle istruttorie svolte autonomamente dagli uffici.
Ulteriori chiarimenti sono giunti sulla tempistica: il messaggio inviatogli dal dottor Sangiuliano, all’epoca oggetto dei reclami, risale al 13 ottobre 2024, ovvero 370 giorni prima dell’adozione dei provvedimenti in questione. Ghiglia si interroga quindi sull’ipotesi di pressioni, evidenziando che i reclami sono stati esitati poco prima della scadenza dei termini previsti dalla legge.
La sfida pubblica: “Ci metto la faccia, Ranucci faccia altrettanto”
Il clima resta teso, con Ghiglia che denuncia di essere stato sottoposto a una “invereconda gogna mediatica” e definisce la ricostruzione di Report come “ennesima fantasia“. Nonostante ciò, si dichiara disponibile a un confronto diretto: “Sono membro di un’Autorità che svolge un ruolo delicato e complesso e da giorni sono esposto a critiche ingiustificate. Accetto la proposta di Sigfrido Ranucci di mettere la faccia, a patto che anche lui accetti un confronto in diretta, arbitratato da un giornalista indipendente gradito alla Rai“.

La risposta di Ranucci a Ghiglia
“Ghiglia non dice il vero quando sostiene che non ha chiesto una procedura d’urgenza. Abbiamo le prove e le faremo vedere domenica. Il fatto che abbiano impiegato un anno per approvare la delibera non significa nulla, perché la maggior parte delle decisioni arrivano molto più tardi e molte di normali cittadini ci risulta che non vengano neppure prese in considerazione“.
Lo dice all’ANSA Sigfrido Ranucci, replicando ad Agostino Ghiglia, componente del Garante Privacy. “Il fatto che si appelli alla diretta – prosegue – è una scusa a cui si appellano tutti quelli che non vogliono rispondere alle nostre domande“.
Ranucci spiega che nella puntata di Report, in onda domenica prossima su Rai3 a partire dalle 20.30, si farà vedere come il Garante “non risponda ad alcune richieste di normali cittadini, forse per mancanza di tempo o risorse“. “Mi dispiace che Ghiglia non abbia accettato l’intervista con la nostra bravissima inviata Chiara De Luca, perché quello sarebbe stato il luogo per poter riportare un’informazione completa su fatti documentati” sottolinea ancora.
“Il fatto che si appelli alla diretta è una scusa a cui si appellano tutti quelli che non vogliono rispondere alle nostre domande. Ghiglia conosce benissimo il nostro format, avendolo analizzato anche per sanzionarci. È un format che non consente neppure a me stesso di dire stupidaggini, perché ogni informazione che passa è sottoposta al controllo, comprese quelle che dico io“.




